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giovedì 19 novembre 2009

Pauroso schianto sulla A21 Muoiono tre indiani, 4 i feriti

Bresciaoggi
18 Novembre 2009

Sul Ducato partito da Brescia viaggiavano sei asiatici. Dovevano distribuire depliant nel Cremonese

Si erano fermati sul lato destro dell’autostrada per constatare i danni provocati dalla Golf che aveva urtato il loro furgone, un Ducato. Erano le 6.30 di ieri mattina e il sole stava bucando la leggera coltre di nebbia, quando si è sentito suonare un camion.
L’autista che procedeva verso Cremona, trovandosi davanti quel furgone che in parte ostruiva la prima corsia, è riuscito a sterzare. Il camionista S. D. M., nato in Svizzera 37 anni fa e residente a Montichiari, che lo seguiva e che trasportava un carico di patatine, trovandosi la visuale ostruita non ha fatto in tempo a sterzare.
ALL’ALBA di ieri sulla A21, in territorio di San Gervasio, tra i caselli di Manerbio e Pontevico si è consumata la tragedia: il bilancio è di tre indiani morti e di quattro feriti. Sino alle 11 il traffico è rimasto bloccato, per poi riprendere su un’unica corsia in direzione sud.
Ieri sera la polizia stradale di Cremona doveva ancora dare ufficialmente il nome a due delle vittime.
Alcuni connazionali hanno fornito generalità che dovevano essere verificate. A bordo del furgone che era entrato in A21 a Brescia Ovest ed era guidato da un pakistano che abita a Gussago, trovati alcuni documenti e una promessa di assunzione per ottenere il permesso di soggiorno, rilasciata da un’azienda di Ghedi.
Ieri pomeriggio all’obitorio del Civile di Brescia, dove le salme dei tre asiatici sono state ricomposte, si è recato anche l’ambasciatore indiano in Italia accompagnato da decine di connazionali, oltre che parenti e amici delle vittime.
Il riconoscimento ufficiale ieri sera non c’era ancora, come confermato dalla polizia stradale di Cremona che dispone comunque di tre nominativi. Tutte le vittime proverrebbero dalla stessa regione indiana, quella dove vivono i Singh.
LA DINAMICA. Il furgone guidato dal pakistano Mirza Guklam Abbas, 37 anni, che risiede a Gussago in via Caporalino, ha caricato gli altri cinque asiatici per andare a distribuire materiale pubblicitario nel Cremonese. All’improvviso l’urto con la Golf guidata da Broz Frankisek, cecoslovacco di 29 anni che abita a Molete (Tn).
I due mezzi si sono fermati per verificare i danni. La Golf è entrata in una piazzola di sosta mentre il furgone si è fermato poco più avanti.
I sei asiatici sono scesi. Pochi istanti dopo l’impatto con il camion: il Tir ha centrato il furgone facendolo finire contro il guard rail, che è stato sollevato. I mezzi si sono fermati 50 metri più avanti. Uno degli indiani era stato sbalzato nel vicino campo. Tra i rottami i corpi di altri due uomini.
DECINE le telefonate giunte al 118 e al 113 che segnalavano un grave incidente con vittime e feriti. È stato un accorrere di autolettighe da Manerbio e Cremona e di vigili del fuoco, mentre per problemi di visibilità, il 118 non ha potuto far atterrare l’eliambulanza. Il conducente della Golf è stato colto da malore. In ospedale, dove si è ripreso, ha continuato a dire che era colpa sua. Tra i feriti gravi, Adel Aslam, pakistano di 24 anni, di Gussago, ricoverato a Manerbio. Sukhwinder Singh, 24 anni è stato trasportato in «codice rosso» prima a Cremona e poi alla Poliambulanza di Brescia: è in condizioni critiche.
Sul luogo dell’incidente è giunta pochi minuti dopo l’impatto anche la comandante della Stradale di Cremona Federica Deledda, che stava raggiungendo il comando.
Grazie ai documenti la polizia stradale nel primo pomeriggio ha identificato uno dei morti. Si tratta di Jaswinder Singh, 31 anni, residente in città, in via Sabotino 20. Le altre due vittime dovrebbero avere sui 30 anni e si potrebbe trattare di clandestini che erano in attesa del permesso di soggiorno e si procuravano da vivere distribuendo di casa in casa depliant pubblicitari. La polizia attende che parenti o amici si presentino con i loro documenti in ospedale per poter effettuare il riconoscimento.
Indagine nell’indagine, la polizia sta risalendo alle ditte che hanno incaricato il pakistano di distribuire il materiale pubblicitario. Da accertare se sia stata o meno utilizzata mano d’opera in nero.
Sono centinaia nel Bresciano gli immigrati che svolgono questa attività: pakistani o indiani per 10-15 euro al giorno lavorano da mattina a sera.

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