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domenica 22 novembre 2009

Gussago Piano di salvataggio del Richiedei

Giornale di Brescia

Sarà il 2011 l’anno della svolta per la Fondazione Richiedei. Una svolta nel bene o nel male dal momento che il 31 dicembre 2011 è stata indicata come limite per il salvataggio della storica istituzione assistenziale gussaghese. Una scadenza oltre la quale o si raggiungerà il pareggio di bilancio o si sarà giunti al punto di non ritorno. A fissare il limite temporale è stato il nuovo presidente della fondazione Fausto Gardoni, illustrando al Consiglio comunale gussaghese le strategie che il nuovo Cda metterà in campo per rilanciare la struttura, con anche una precisa fotografia della situazione di indebitamento.
«Le principali cause delle perdite della fondazione - ha detto Gardoni - sono state il contenzioso con la fondazione Maugeri da 3,5 milioni di euro, le perdite costanti del presidio di Palazzolo pari a 10,9 milioni in nove anni, la perdita cronica di alcuni reparti, contratti onerosi e sovrannumero del personale (79 unità) e budget regionali insufficienti. Situazioni che hanno portato ad una perdita gestionale di 13,2 milioni di euro in cinque anni e ad un indebitamento di 29,4 milioni di euro».


La relazione è stata ascoltata in silenzio dal pubblico rappresentato per lo più da esponenti del «Comitato per la salvaguardia del Richiedei», che annuivano man mano che il neo presidente snocciolava i numeri della situazione patrimoniale. Il presidente Gardoni dopo aver illustrato anche i punti di forza della fondazione che ha nella riabilitazione l’asse portante del rilancio, ha fissato il cronoprogramma di interventi del Piano industriale d’emergenza.




«Il programma stilato - ha detto Gardoni - prevede l’affitto di ramo d’azienda della Rsa alla cooperativa Il Gabbiano (già effettivo) che produrrà un beneficio di 600mila euro annui, entro dicembre 2009 dovremmo avere lo spostamento del budget non sfruttato a Palazzolo per altri 600mila euro e nel 2010 150mila euro per un extra budget sulla radiologia. A settembre 2010 dovrebbe poi concretizzarsi la cessione del contratto di concessione di Palazzolo, di cui abbiamo già avuto alcuni pareri favorevoli, per un benefit di 650mila euro a cui infine si aggiungeranno un milione e 400mila euro di miglioramento di efficienza sulle spese».


Alla base della salvezza nell’immediato ci dovrà però essere una fideiussione da 2 milioni di euro da parte del comune di Gussago cruciale per la riuscita del piano, su cui tutti i gruppi consiliari si sono detti concordi, con qualche frecciata su errori e responsabilità alla precedente amministrazione di «Gussago Insieme». Nel piano, il presidente Gardoni ha assicurato che non sono previsti tagli al personale dato il passaggio già di 30 dipendenti sotto le ali de «Il Gabbiano» mentre il resto verrà riassorbito con prepensionamenti e turn-over.


Davide Lorenzini


4 commenti:

Anonimo ha detto...

interessante quello che avete scritto, quasi divertente, pero vedo solo numeri. Chi pagherà tutti questi debiti, a scapito di chi? Sono domande lecite da fare ..forse anche tante altre.... forse bisogna ricordarsi che la dentro ci sono persone che vivono e persone che ci lavorano... è inutile scrivere di più tanto le mie parole saranno un soffio di vento che nessuno sentirà...

Anonimo ha detto...

li pagheranno coloro che li hanno fatti ed accumulati, cioè marchina e Gussagoinsieme... con giù pìn revisore dei conti.. che dalla francia si farà aiutare da Carletta Bruni.. giù pin francesin balù...

Anonimo ha detto...

... che fortuna a trovare cosi tanti gioppini....che per pagare i debitti di richiedei c'è ne vogliono un pò....

Alfredo ha detto...

All'anonimo che ha scritto:

"... che fortuna a trovare cosi tanti gioppini....che per pagare i debitti di richiedei c'è ne vogliono un pò...."

POVERA LUNGUA ITALIANA!

Alfredo Fiume