Blog di informazione Libera e Indipendente a Gussago Fatti, Opinioni, Pensieri, Avvenimenti, Novità sul territorio. Qui non vi sono censure alle opinioni e ai vostri commenti (naturalmente il tutto nel rispetto e nell'educazione) pertanto siete i benvenuti.

giovedì 31 dicembre 2009

Case di riposo sebine e franciacortine: 1.255 famiglie in attesa

Scritto da Giornale di Brescia   


LAGO D’ISEO

Ben 1.250 famiglie bisognose di assistenza perché gravate dalla presenza in casa di un parente anziano non autosufficiente, alimentano la lunga fila di quanti non trovano soddisfazione «pubblica» alle proprie esigenze socio-sanitarie con l’accesso a una delle 13 Case di riposo del Sebino e della Franciacorta. Un fenomeno sociale che, come ci hanno spiegato gli esperti, «sta progressivamente prendendo le sembianze di un’emergenza, di pari passo con l’invecchiamento della popolazione della zona e il cambiamento della struttura delle nostre famiglie, sempre meno unite e patriarcali, e sempre più parcellizzate».La risposta dei Comuni, come ad esempio Pisogne dove si sta realizzando un nuovo hospice, o Sale Marasino dove è stato recentemente acquistato un terreno per l’ampliamento della Rsa, arriva da un impegno crescente sul territorio, ma allo stesso tempo non mancano pressioni da parte delle Amministrazioni per ottenere «più fondi a sostegno del servizio pubblico», che i Comuni non esitano a definire «inadeguati».Ben 1.255 famiglie attendono un posto. La cifra è riferita ai posti cosidetti «accreditati», vale a dire quelli sostenuti da un contributo pubblico che ne riduce sensibilmente la retta, collocandola nella maggior parte dei casi tra i 30 e i 60 euro giornalieri e quindi avvicinandola alle possibilità della maggior parte delle tasche; fermo restando che le code di attesa, anche se meno vistose, sono segnalate quasi ovunque anche per i posti «solventi», quelli per cui la famiglia deve sostenere l’intero costo del posto letto.

giovedì 24 dicembre 2009

mercoledì 23 dicembre 2009

Sarà poi vero? Tre armati di coltello rapinano centro scommesse

La notizia, tratta da "Giornale di Brescia", il 27.11.2009, riferiva di un' episodio avvenuto in data 25.11 presso l'esercizio Intralot di Viale Italia (confesso di aver fatto un pò fatica a trovarlo..)

Giornale di Brescia


Indossavano maschere bianche e due avevano in pugno un coltello. Ben chiare le loro intenzioni: prendersi i soldi che c’erano in cassa. Tre gli uomini che mercoledì sera hanno messo a segno un colpo al centro scommesse Intralot di viale Italia, a Gussago. Era l’ora di chiusura,..........continua la lettura del post precedente

A seguito di ciò, era stato sollevato un dubbio sulla veridicità della notizia:

Anonimo ha detto...
sai io a gussago ci vivo ma di rapine nn ne ho sentito proprio parlare


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Centredil, il decimo Renault Kangoo in dono agli anziani di «Polifemo»

Giornale di Brescia
Mercoledì 23 Dicembre 2009

Giovanni Grazioli consegna le chiavi del Kangoo

Puntuale con il Natale, anche quest’anno è arrivata l’iniziativa benefica della Centredil di Gussago, società che distribuisce materiali per l’edilizia, controllata da Cammi Group e dalle famiglie Pietra e Grazioli. Ieri, nella sede principale di via Mandolossa (inaugurata lo scorso maggio dopo la ristrutturazione dell’immobile ex Ghio), Giovanni Pietro Grazioli ha consegnato a un’associazione che si occupa di volontariato le chiavi di un Renault Kangoo. Si tratta del decimo Kangoo consegnato da Centredil per beneficenza.
Beneficiari dell’iniziativa sono stati ieri gli anziani della
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Borse di studio per i più meritevoli

Scritto da Giornale di Brescia
Mercoledì 23.12.2009


Sono state assegnate nei giorni scorsi le borse di studio ai 33 studenti più meritevoli del comune.
Ecco l’elenco dei premiati: Francesca Abeni, Enrico Antonelli, Stefania Antonelli, Alice Baresi, Nicola Belzani, Letizia Berardi, Giulia Bonazza, Beatrice Bonometti, Jessica Botti, Giorgia Bracchi, Mattia Buffoli, Michela Cartella, Fabrizio Coco, Sara Codenotti, Daniele Comincini, Claudia Compiani, Vera Compiani, Mariapaola Cristini, Fabrizio de Nicolo’,

Teatro in Piazza S.Lorenzo

Teatro in Piazza S.Lorenzo

Alle 21 nella chiesa di San Lorenzo, in piazza San Lorenzo a Gussago, accompagnati alle percussioni da Stefano Longhi, Maria Teresa Scalvini, Beppe Pasotti e Stella Filippini vanno in scena con «Marù de Nedal, ’na rissèta bressana» di Giuliana Bernasconi, Mary Chiarini Savoldi, Maria Filippini, Raffaello Spagnoli e Edoardo Zani.

Tutto accade nella notte in cui due pasticcieri e due aiutanti stanno preparando i dolci per l’indomani...

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giovedì 17 dicembre 2009

Scuole dell’obbligo: la mappa della città

Giornale di Brescia

16.12.2009

Mentre non si esclude un rinvio del termine per le iscrizioni in attesa dei regolamenti attuativi per le Superiori rinnovate
Tutte le novità da settembre 2010
Non è escluso uno spostamento in avanti del termine per le iscrizioni all’anno scolastico 2010/2011. Lo lasciano intendere - a maggior ragione dopo la decisione del Consiglio di Stato (vedi articolo sopra) - tanto l’assessore alla Pubblica istruzione della Provincia, Aristide Peli, quanto il dirigente dell’Ufficio scolastico regionale, Giuseppe Colosio, precisando però che finora non è stata presa alcuna decisione. Né se ne è parlato venerdì scorso, quando è venuta a Brescia Maria Grazia Nardiello, direttore generale per la formazione e l’istruzione tecnica superiore del Ministero dell’istruzione, per intervenire al convegno sulla riforma degli istituti tecnici che si è tenuto all’Istituto «Tartaglia». D’altra parte, la Nardiello ha detto senza mezzi termini che i regolamenti attuativi della riforma saranno pronti in gennaio, confermando così le anticipazioni dei giorni scorsi da parte degli stessi Peli e Colosio. Da quel momento, continua l’assessore, la Giunta provinciale avrà tempo fino alla metà del mese per deliberare il piano di riordino degli indirizzi che ha già fatto discutere per alcune delle novità annunciate. Poi toccherà all’Ufficio scolastico regionale pronunciarsi ufficialmente (nel primo, informale giudizio Colosio ha definito «equilibrato» il piano della Provincia) e infine alla Giunta della Regione concludere l’iter con l’approvazione definitiva.
Quanto tempo per l’orientamento?
Se si considera che il termine per le iscrizioni scolastiche è stato fissato dal Ministero al 27 febbraio, «resterà davvero poco tempo», osserva Peli. Meno di un mese nel quale dovrà svolgersi un’attività di orientamento che quest’anno dovrà informare studenti e famiglie su una scuola completamente rinnovata: i licei che diventano sei - Classico, Scientifico (con il «nodo» da sciogliere dello scientifico-tecnologico: sarà un’opzione dello Scientifico o un liceo indipendente?), Artistico, Linguistico, delle Scienze umane e Musicale e coreutico -; gli istituti tecnici che si distribuiscono in due settori - economico e tecnologico - con 11 indirizzi (tra i quali quell’economico-turistico nel quale dovrebbe confluire l’attuale, diffuso e frequentatissimo Erica, perdendo però la sua specificità; e questo è un altro problema che ci si aspetta sia risolto dai decreti attuativi della riforma); e gli istituti professionali che si trasformano in corsi quinquennali (il tradizionale «tre più due» resta ai corsi regionali), configurandosi come «la vera rivoluzione della riforma», secondo l’assessore alla Pubblica istruzione della Provincia. In attesa dei regolamenti che consentiranno di definire e licenziare il piano provinciale per quanto riguarda il riordino degli indirizzi, la Giunta provinciale ha deliberato sul dimensionamento degli istituti bresciani. E le proposte sono state inviate in Regione, cui anche in questo caso spetta l’ultima parola. Si tratta, in provincia, dell’accorpamento di «Olivelli» e «Putelli» a Darfo e di «Ghislandi» e «Tassara» a Breno; e, in città, dello sdoppiamento del «Gambara» ma non soltanto. Nel dimensionamento, infatti, rientra anche il riordino dei circoli didattici di Brescia - oltre che dei Comuni di Collebeato e Cellatica -, ovvero degli ambiti nei quali sono organizzate le scuole dell’obbligo (ma anche quelle dell’infanzia) della città.
Che cosa succederà con i nuovi circoli?
Pure questo progetto - elaborato dall’Assessorato alla pubblica istruzione del Comune e in seguito approvato dall’Amministrazione provinciale - non ha mancato di suscitare reazioni preoccupate e critiche, nonostante le rassicurazioni dell’assessore Andrea Arcai, del dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Maria Rosa Raimondi e di Colosio. Le ultime sono arrivate dall’attuale XI circolo, i cui insegnanti parlano di «operazione aritmetica» più che pedagogica; e dalla scuola media «Foscolo-Virgilio-Villaggio Prealpino», dove un gruppo di docenti e Ata ha scritto all’assessore per chiedere - tra l’altro - quale sia la più opportuna collocazione della sede Foscolo (che il riordino accorpa all’Istituto comprensivo Centro 2, ndr), posta in una zona di «confine» tra le Circoscrizioni Nord e Centro.
Alcune modifiche anche significative sono state apportate al progetto originario proprio sulla base di sollecitazioni del territorio, ma a questo punto sembra difficile che possa cambiare ancora qualcosa. In particolare, Arcai ha deciso in corso d’opera - come era stato anticipato e come si evince chiaramente dal grafico a destra - di mantenere tre circoli alla Est e, al contrario, di ridurre quelli della Nord da tre a due dopo le segnalazioni relative alla divisione operata sul territorio circoscrizionale dalla Triumplina. Ancora, la scuola elementare «Collodi» è stata accorpata al circolo Centro 2, come chiedeva la circoscrizione Centro. E la media «Lana Fermi» non è più stata divisa.
Resta ora da vedere che cosa accadrà da un duplice punto di vista: quello delle dirigenze, che - essendosi ridotto il numero degli ambiti - passeranno da 18 a 14; e quello del corpo docente. Infatti l’accorpamento di alcune scuole nei nuovi ambiti lascia prevedere che possano aprirsi margini di mobilità degli insegnanti - su richiesta di trasferimento - all’interno degli stessi circoli.
Francesca Sandrini

La maestra: «Qualche rischio per la continuità didattica»
Non solo in città è sentito il problema del passaggio a un nuovo assetto organizzativo dell’istruzione. Angela Sabattoli, insegnante di scuola primaria a Gussago e rappresentante eletta nel Consiglio di circolo, si prepara ad affrontare il processo di «verticalizzazione» che porterà le elementari del Comune dell’Ovest bresciano ad unirsi con la locale scuola media in un istituto comprensivo, rinunciando alla collaborazione che si era stabilita con gli insegnanti della scuola primaria di Cellatica, destinata ad unirsi con le elementari di Collebeato. «Aspettavamo questo passaggio, che facilita la continuità didattica: oggi si fa fatica a stabilire un vero collegamento con la scuola secondaria di primo grado - dice l’insegnante - e per gli alunni il passaggio comporta difficoltà. Spiace però dover lasciare colleghi con i quali si è lavorato finora. Un certo disagio ci sarà: agli insegnanti verrà proposta un’opzione tra rimanere nella scuola attuale e passare ad un’altra e questo potrà comportare una perdita di continuità per i bambini, con il venir meno della figura dell’insegnante che li ha seguiti finora. La segreteria sarà tenuta a sua volta a riqualificare il suo lavoro, assumendo mansioni nuove. Affrontiamo la sfida serenamente, ma ci saranno diverse problematiche da risolvere. Nel nostro Consiglio ci si è lamentati per la fretta con cui è stato annunciato un passaggio, che pure si aspettava da anni e abbiamo rivolto una sollecitazione ai Comuni, perché coinvolgano la cittadinanza in un percorso da condividere, perché siamo di fronte a un cambiamento importante».
La maestra Sabattoli, che fa parte del Consiglio generale della Cisl Scuola, ha avuto modo di cogliere le difficoltà più avvertite nel mondo dell’istruzione e parla dell’esigenza di «tener conto del numero degli alunni, nella creazione degli istituti comprensivi, in modo da bilanciare il compito assegnato alle singole istituzioni scolastiche».n.

Ancora sulla Vicenda della piscina di Mompiano e la gussaghese Bianchetti

Giornale di Brescia 16.12.09

Piscina Mompiano, il nodo risarcimento
Il Consiglio di Stato riconosce l’«errore di fatto» e motiva la restituzione dei lavori alla Bianchetti costruzioni La questione ora è un’altra: chi tra Brescia Mobilità, Edilfrair e Ministero pagherà i danni alla ditta aggiudicataria?

Lo stadio e la piscina comunale visti dall’alto così come saranno
ultimati i lavori dovuti alla realizzazione della stazione del metro Non si è fatta attendere a lungo la motivazione della sentenza del Consiglio di Stato che ha restituito al gruppo «Bianchetti costruzioni» di Gussago il pieno diritto di realizzare la nuova piscina di Mompiano. Il provvedimento di nove pagine, firmato dal presidente Giovanni Ruoppolo e dal consigliere estensore Roberto Chieppa, è stato depositato giovedì scorso. Dunque a soli 19 giorni dal 21 novembre, quando la Sesta sezione del Cds ha pubblicato lo stringato dispositivo che ufficialmente ha dato conto della revoca del precedente verdetto in favore all’impresa «Edilfrair costruzioni» dell’Aquila alla quale «Brescia Mobilità» ha assegnato l’appalto in via definitiva. Un record se si pensa che normalmente è necessario attendere non meno di due-tre mesi prima di poter leggere le ragioni dell’accoglimento o del rigetto di un ricorso al Consiglio di Stato.
In questo caso, però, devono avere giocato parecchio due fattori significativi. In primo luogo la necessità di fissare il più rapidamente possibile un punto fermo attorno al quale le parti interessate potranno confrontarsi e discutere su una questione di rilevantissimo peso economico considerato che il valore dell’appalto è stimato in oltre 8 milioni di euro con un conseguente apprezzabile utile per il costruttore. In secondo luogo perché avendo il Consiglio di Stato riconosciuto il proprio «errore di fatto», non si è reso necessario affrontare particolari questioni giuridiche per revocare, in quanto sbagliata, la precedente sentenza.
L’«errore di fatto» ammesso dai giudici di Palazzo Spada è consistito nell’avere il precedente collegio d’appello illegittimamente confermato l’appalto dei lavori a «Edilfrair costruzioni», non riconoscendo per questo caso la pertinenza o l’obbligatorietà del requisito, richiesto dalla legge, della moralità dell’impresa aggiudicataria in capo al suo legale rappresentante condannato per frode fiscale.
Quanto alla corretta assegnazione della commessa, la questione pare dunque definitivamente chiusa. Non invece la battaglia legale. Ora, infatti, dovrà essere data piena esecuzione alla sentenza numero 7740/09 che riconosce al «Gruppo Bianchetti costruzioni» il diritto a subentrare nei lavori di costruzione della piscina, oppure di essere tacitato con un congruo risarcimento dalla stazione appaltante, cioè da «Brescia Mobilità», che ha sottoscritto il contratto con «Edilfrair costruzioni», prendendo atto della prima sentenza (ora revocata e dunque inefficace) del Consiglio di Stato, ma in pendenza del ricorso del «Gruppo Bianchetti costruzioni» che alla fine ha avuto partita vinta.
Comunque una decisione nell’uno o nell’altro senso dovrà essere presa a breve, perché si corre il rischio del blocco dei lavori da tempo iniziati ad opera di «Edilfrair costruzioni». Ma la strada sembra in salita perché sulla responsabilità del risarcimento eventuale le opinioni in campo sono molto diverse. E non escludono una chiamata in causa del Ministero.esseci

Prignachi: tuteleremo gli interessi dei bresciani

«Non possiamo certo essere noi gli ultimi referenti di questa vicenda, costretti quindi a pagare per errori che non abbiamo fatto. È presumibile che in prima istanza il Gruppo Bianchetti chiederà a noi di rifondere i danni subiti, e a nostra volta noi valuteremo ogni strada percorribile per individuare le responsabilità in modo corretto. Dobbiamo tutelare gli interessi dell’azienda, che poi sono gli interessi dell’intera comunità bresciana». Il presidente Valerio Prignachi conferma che Brescia Mobilità sta «monitorando e seguendo attivamente» la vicenda del pronunciamento del Consiglio di Stato a favore del gruppo edile di Gussago.
Prignachi conferma insomma la ricostruzione dell’intera vicenda che Brescia Mobilità aveva sottolineato all’indomani dell’ultima sentenza del Consiglio di Stato. «Noi come stazione appaltante ci siamo limitati ad applicare in modo pedissequo la normativa e i provvedimenti giudiziari che sul cantiere si sono via via succeduti in questi lunghi mesi. L’assegnazione da parte nostra dei lavori ha sempre seguito una esplicita indicazione dei giudici. Non c’è alcuna ragione per la quale possiamo venir ritenuti responsabili di danni economici».
Insomma: per Brescia Mobilità la vera danneggiata è la città di Brescia, che troppo a lungo ha atteso l’avvio dei lavori per la struttura sportiva legata alla realizzazione della metropolitana leggera. «Il nostro primo obiettivo è giungere a completare l’infrastruttura prevista, secondo quanto previsto nei progetti ma purtroppo non secondo i tempi immaginati. E neanche questo è dipeso da noi»
.m. l.

Da Gussago a Copenaghen per imparare il clima

BresciaOggi 14 Dicembre 2009

LA STORIA. Elena Fanetti è stata invitata nella capitale danese per il summit sui cambiamenti climatici
E a gennaio in Cile nella delegazione di giovani europei invitati a elaborare progetti per favorire la sensibilizzazione internazionale
Una presenza bresciana alla Conferenza sui cambiamenti climatici di Copenaghen: la 27enne Elena Fanetti di Gussago, laureata in Cooperazione e sviluppo locale e internazionale all'Università degli Studi di Bologna. «Sono qui per capire meglio - spiega la giovane bresciana - le proposte politiche in gioco e per seguire gli sviluppi quotidiani nell'impegno che verrà assunto dai singoli Stati in particolare dai principali Paesi produttori di emissioni di gas serra dell'oggi (tra cui gli Usa e l'Unione Europea) e del domani (India, Cina, Brasile e altri paesi emergenti). Ma anche per raccogliere le reazioni immediate degli scomodi spettatori di questo summit, le organizzazioni della società civile».
«L'AUSPICIO - osserva - è che tutti gli Stati giungano a un accordo vincolante, il più vicino possibile a quello proposto dal governo danese, che prevede di dimezzare le emissioni serra del 50% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2050, con l'80% dei tagli a carico dei paesi industrializzati. E' importante capire quali azioni concrete i governi attueranno per tagliare le proprie emissioni e misurare su una bilancia l'equità degli accordi che verranno raggiunti: è giusto penalizzare nel loro processo di sviluppo paesi di tardiva industrializzazione che non hanno quasi per nulla responsabilità nel surriscaldamento globale del pianeta? Quali responsabilità si assumeranno i paesi di più antica industrializzazione, e come contano di risarcire gli altri? Quali aiuti verranno concessi ai paesi in via di sviluppo, che inquinano in maniera irrisoria rispetto alle grandi potenze, ma che sono tra i più vulnerabili nel subire gli effetti del cambiamento climatico?».
«Il ruolo dei governi nella lotta al cambiamento climatico è fondamentale ed è giusto premere perché assumano impegni di rilievo - ma per Elena Fanetti - esistono anche azioni quotidiane che riguardano ciascuno di noi e che possono migliorare la salute del pianeta: non possiamo solo sperare che i governi si mettano d'accordo, perché il cambiamento climatico ci riguarda da vicino, e dobbiamo impegnarci nel nostro piccolo».
«IL MIO IMPEGNO - spiega la giovane - non comincia né si esaurisce con il viaggio a Copenaghen. Oltre ai piccoli accorgimenti quotidiani come risparmiare acqua ed energia in casa, evitare l'automobile quando possibile e così via, avrò anche l'opportunità di fare qualcosa di più. Sono infatti stata scelta per rappresentare, insieme alla bergamasca Gloria Bettoni, l'Italia nella delegazione di giovani europei tra i 18 e i 30 anni (2 italiani, 2 tedeschi, 2 greci) che dal 10 al 22 gennaio lavoreranno a Santiago del Cile con 6 giovani latinoamericani (2 cileni, 2 ecuadoregni e 2 del Costa Rica) per ideare insieme progetti di sensibilizzazione al tema del cambiamento climatico e delle energie rinnovabili attraverso i nuovi media, ed incentivare la comunicazione ed il confronto tra Nord e Sud del mondo su questa tematica. Il progetto si chiama KlimaClima, è finanziato dal programma ’Youth in Action’ della Commissione europea, e si rivolge proprio ai giovani perché questi saranno gli adulti del domani».
«L'associazione italiana partner è la veneziana Camera per la cooperazione e incentivo al partenariato, mentre l'organizzazione capo-fila è un'associazione berlinese, il Kmgne (Kolleg für Management und Gestaltung nachhaltiger Entwicklung)».
«Una delle azioni principali del progetto - racconta - sarà la promozione del concorso multimediale internazionale sugli stili di vita sostenibili e tutela del clima, riservato agli under 30 che intendano produrre una photo-story o un internet-film sul cambiamento climatico. Ad agosto 2010, quando, in un nuovo ritrovo fra i partecipanti a Berlino, faremo un primo bilancio di come sta andando».

martedì 15 dicembre 2009

Al via il «Progetto ScuolHa»

L’ INIZIATIVA DELL’ASSOCIAZIONE ICARO SPORT DISABILI




Al via il «Progetto ScuolHa» Coinvolge ottomila ragazzi



Al via il "Progetto scuolHa" promosso dall'associazione Icaro sport disabili che coinvolge 8000 ragazzi incontrati in vari plessi scolastici; pensato per diffondere e promuovere una cultura d'integrazione attraverso lo sport.
Il progetto nasce per portare all'interno degli istituti scolastici una proposta di collaborazione intesa come forma di sviluppo e diffusione dello sport nei soggetti portatori di handicap oltre ad un momento di discussione e confronto su temi diversi, quali barriere culturali, architettoniche, integrazione lavorativa, scolastica, potenzialità dello sport come mezzo importante per un recupero psicofisico. Il progetto è attivo dal 2003 e ha coinvolto gli Istituti superiori di Salò, Montichiari, Desenzano, Brescia, Palazzolo, le Scuole medie di Rodengo Saiano, Gardone Vt, Erbusco, Castelli Calepio, Gussago, Rovato, e le Scuole elementari di Cazzago S/M Pedrocca, Rovato ed Erbusco.
L'attività sportiva è proposta in forma ludica ma non esclude in soggetti motivati un successivo approccio agonistico, poiché si ritiene il confronto con altri un ulteriore stimolo e un naturale precorso psicomotorio del bambino. Inoltre l'incontro con le varie classi non intende rimanere un momento isolato, ma un primo approccio ad un'attività da proseguire, con la collaborazione dell'istituto stesso. Per questo l'associazione Icaro prevede anche un supporto per avviare l'attività sportiva nell'arco dell'intero anno scolastico sia all'interno dell' istituto che fuori. Altra peculiarità del progetto è rappresentata dall'opportunità di creare momenti di vera integrazione, coinvolgendo disabili e non, in attività sportive dove esso sia possibile.


Per informazioni consultare l'indirizzo web:
http://www.icarosportdisabili.it/?page_id=338




sabato 12 dicembre 2009

Brescia: Per via Vallecamonica allo studio una nuova fase di riqualificazione

Bresciaoggi Giovedì 10 Dicembre 2009

Brescia:IL PROGETTO. Approvata in commissione la necessaria variante al piano regolatore



Dalla rotonda di via Santellone fino al vecchio capolinea bus della Badia Due corsie di marcia, pista ciclabile e marciapiedi. Costo 1,8 milioni
L’idea è di vecchia data, tant’è che era già in agenda nel piano triennale delle opere pubbliche dell’Amministrazione Corsini. Ci sono anche le risorse: 1,8 milioni di euro. Dopo il tratto tra via Re Rotari e

via Santellone, prenderanno il via nei prossimi mesi i lavori di riqualificazione in un’ulteriore porzione di via Vallecamonica, quella che va dalla rotonda all’innesto con via del Santellone verso via Mandolossa, fino allo slargo che da sempre ha ospitato il capolinea dei bus della Badia.
Oltre, per il momento, non si andrà: i pochi metri che servirebbero per completare la via, infatti, presentano problemi tecnici complessi da risolvere. Oltre al fatto che insistono sia sul Comune di Brescia sia su quello di Gussago, ci sono alcuni edifici per i quali potrebbe rendersi necessaria la demolizione e, soprattutto, un ponte che pur essendo sul territorio comunale non appartiene alla Loggia. Insomma, servono soldi e tempo. Per cui questa parte di cantiere è stata rinviata a data da destinarsi, e non è ancora stata ipotizzata nemmeno una progettazione.
INTANTO, però, ieri in commissione Urbanistica è stato fatto un ulteriore passo avanti: è stata approvata, cioè, la variante al piano regolatore necessaria per procedere agli appalti dei lavori su quel tratto di 400 metri dalla rotonda di via Santellone verso Ovest. Dopo i necessari passaggi formali, verso marzo o aprile di quest’anno si darà seguito ad alcuni espropri che sono necessari anche in




questo lotto: si tratta però solamente di aree e non di immobili, per cui la procedura dovrebbe essere abbastanza snella. Il cantiere non aprirà prima di fine 2010 e durerà un anno.
Il piano dei lavori è stato illustrato ai commissari da Alessandro Baronchelli, responsabile tecnico dell’assessorato ai Lavori Pubblici, presente anche il dirigente dell’Urbanistica, architetto Gianpiero Ribolla.



IL PROGETTO è abbastanza semplice, ricalca quanto è stato già effettuato nel tratto di strada che va fino all’innesto con il villaggio Violino. In sostanza, vengono definite sulla carreggiata due corsie per senso di marcia (ora ce n’è solo una, anche se di fatto gli automobilisti si comportano come se fosse “doppia") con uno spartitraffico che separi in due la strada. È prevista la realizzazione di marciapiedi e soprattutto di una pista ciclabile, indispensabile per la circolazione sicura delle due ruote.

Scomparirà lo sterrato ai lati che veniva comunemente utilizzato dagli automobilisti come parcheggio: chi vorrà frequentare i punti vendita e gli esercizi di via Vallecamonica potrà però usufruire delle aree sosta attrezzate. Alcuni piccoli accorgimenti, è stato spiegato, consentiranno ai titolari di alcune attività - per esempio i gestori della pizzeria - di non subire alcun tipo di penalizzazione.

Dopo questa tranche di riqualificazione di via Vallecamonica, è previsto un lotto di lavori che andrà invece nella direzione opposta, da via Re Rotari e fino a via Chiusure. I dettagli e i costiovrebbero essere inseriti nel prossimo piano triennale delle OperePubbliche.

martedì 8 dicembre 2009

GussagoBlog Cambia Casa

Dopo una lunga fase di gestazione, è arrivato il momento fatidico del cosiddetto switch-off e come promesso GussagoBlog si trasferisce nel nuovo portale nato per i gussaghesi il cui nome è GussagoPortal.



La decisione non è stata delle più facili, ma la necessità di provare una piattaforma diversa da Blogger , che rispondesse alle nuove esigenze e necessità dell'utenza di gussagoblog non è più rimandabile, pertanto, ufficialmente vi presento GUSSAGOPORTAL il nuovo portale di Gussago e dintorni nel quale attualmente trovate la nova sezione dedicata al blog, Gussagoblog appunto, e una nuovissima sezione annunci/mercatino dedicata agli annunci provenienti da Gussago. Certo, siamo solo all'inizio, i servizi che ho in mente sono molti di più, per ora però questo è quanto le nostre risorse offrono ma piano piano arriveremo alla meta.
Quello che è Gussagoportal, penso non avrete grandi difficoltà a capirlo, dopo le prime navigazioni, mentre vorrei porre l'accento su qualche nota tecnica per l'utilizzo:
Innanzi tutto ci terrei a precisare che il portale è sviluppato interamente su piattaforma Joomla!, un'importante risorsa Open Source, (se volete capirne di più contattatemi senza problemi..) , per la parte Gussagoblog, è possibile inserire i commenti anonimi esattamente come Blogger, per ora non richiedo l'iscrizione, è necessario però inserire l'indirizzo email altrimenti non si può pubblicare il commento.
Per gli annunci, che sono completamente GRATUITI, è necessario fare l'iscrizione al sito (procedura che richiede solo alcuni minuti) dopodichè avrete  a disposizione il vostro editor per pubblicare in completa autonomia l'annuncio che desiderate. Attualmente ho previsto un periodo di pubblicazione pari a 30 giorni oltre il quale viene tolto dalla bacheca.
Nel portale inoltre sono presenti due motori di ricerca, quello in alto a destra dedicato al sito, quello più in basso specifico per la sezione annunci, mi fermo qui il resto lo scoprirete voi.
Per quanto riguarda il "vecchio" GussagoBlog", affinchè vi sia una migrazione soft, pubblicherò una parte del post che rimanderà poi tramite link alla nuova piattaforma. I commenti pertanto da oggi su Blogger saranno bloccati  perchè dovranno essere effettuati sulla nuova piattaforma mi auguro solo che ciò non vi crei troppe difficoltà, ma se ciò dovesse avvenire non esitate a contattarmi.
Inutile dire che si accettano osservazioni, critiche (positive spero) e suggerimenti per il resto non posso fare altro che invitarvi a visitare subito GussagoPortal

Cordialmente
Vs. Stefano

Francesco Palermo Il nuovo Difensore civico di Gussago


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Bresciaoggi 08 Dicembre 2009

Il difensore civico punta sul dialogo istituzionale


Francesco Cesare Palermo (34 anni) , avvocato e docente all'Università Cattolica di Milano, è il nuovo difensore civico di Gussago. Lo ha eletto il Consiglio comunale che l'ha preferito fra altri 6 candidati. Palermo è docente nel modulo di diritto tributario, presidente del Collegio arbitrale dell'Associazione comuni bresciani e dal 2003 collabora alla cattedra di diritto tributario nella facoltà di Giurisprudenza della Cattolica di Milano. Inoltre il neo difensore civico ha svolto studi su federalismo fiscale, tributi locali, energia, accise e tributi doganali, servizio idrico integrato e canoni di depurazione. «La sfida - spiega l’avvocato Palermo dopo la nomina - è l'instaurazione di un diverso dialogo tra cittadini e
amministrazione, rispetto al quale il ricorso all'autorità giudiziaria avvenga solo come estremo rimedio, dopo avere tentato tutte le vie del confronto. Di certo lacci e laccioli della burocrazia non aiutano a ricrederci. Anzi spesso confermano il pregiudizio diffuso di antipatia nei confronti dell'amministrazione pubblica. Il difensore civico rappresenta, invece, un istituto importante di partecipazione dei cittadini. Merita, perciò, di essere valorizzato per migliorare il dialogo con l'ente pubblico».S.BO.

Concorso Pianistico "Camillo Togni"


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Bresciaoggi08 Dicembre 2009 13:39
Torna dal 10 al 13 dicembre il concorso pianistico

Un Camillo Togni da record raggiunge quota 138 iscritti

Dal 10 al 13 dicembre ritorna il Concorso Internazionale «Camillo Togni». La ventunesima edizione è stata presentata ieri mattina dal direttore artistico Antonella Landucci. Si può definire un concorso da record in quanto quest’anno ha raggiunto i 138 iscritti, musicisti giovani e giovanissimi che parteciperanno a tutte le sezioni di concorso: pianoforte solista, pianoforte a quattro mani, due pianoforti e musica da camera, pianoforte e orchestra.
Fra i musicisti partecipanti - ricorda Antonella Landucci - si incontrano con un certo orgoglio vecchie conoscenze che nel frattempo hanno raccolto premi e consensi in altri concorsi e sale da concerto. Alla semifinale della sezione pianoforte e orchestra sono, infatti, stati ammessi senza selezione i vincitori di un primo premio assoluto ad altri importanti concorsi pianistici. Fra di essi spicca il nome di Leonora Armellini che partecipò a più edizioni del Concorso
Togni e torna ora a Brescia dopo avere suonato per il Festival Pianistico Internazionale. Fra le novità di questa edizione troviamo la presenza di tre bresciani fra i candidati, e l’istituzione di un premio Mendelssohn in occasione dei

duecento anni dalla nascita. I concerti per pianoforte e orchestra saranno accompagnati dall’Orchestra Filarmonica Italiana diretta dal maestro Roberto Misto.
In questo momento delicato per per l’economia italiana, a sostenere l’evento c’è in primis il Comune di Gussago che - secondo l’assessore alla cultura Stefano Quarena - considera il concorso un fiore all’occhiello per il comune. Lucia Lazzari, sindaco di Gussago, sottolinea l’intenzione di coinvolgere durante le giornate di concorso anche i bambini delle scuole elementari per permettere loro di conoscere il mondo della musica attraverso l’esempio dei coetanei in gara.

La finalissima con l’assegnazione dei premi 13 dicembre alle 20, 45 all’Auditorium San Barnaba.N.SPA. http://www.togniconcorso.com/


Medie e elementari aprono le porte alle nuove culture


Bresciaoggi Martedì 08 Dicembre 2009
GUSSAGO. Ieri giornata conclusiva di un progetto rivolto agli stranieri

Una lingua per fare meta, una musica per condividere una reale integrazione. A Gussago, nella scuola media «Venturelli», ieri si è svolta la giornata finale del progetto «La scuola che c'è». L'istituto diretto da Margherita Montecchia, in collaborazione con le elementari che, invece, ha a capo Enrica Massetti, ha dato vita ad una serie di incontri nell'ambito del programma nazionale «Scuole aperte», proposto e finanziato dall'Ufficio scolastico provinciale. «Il progetto - ha sottolineato Chiara Solzi, una delle insegnanti coordinatrici - ha avuto come obiettivo l'accoglienza e l'alfabetizzazione degli alunni di recente immigrazione». L'idea alla base di questa esperienza è la scuola come uno di quei pochi luoghi dove si può costruire un'effettiva integrazione, all'insegna della condivisione di esperienze e legami significativi.
Durante il percorso alcuni giovanissimi allievi della scuola gussaghese, provenienti per lo più da per lo più da Marocco, Pakistan ed Est Europa, sono stati coinvolti in laboratori linguistici, esperienze ludico - sportive, musicali ed escursionistiche, volti a potenziare l'uso dell'italiano e facilitare la socializzazione. Gli insegnanti di elementari e medie hanno fatto squadra con persone e realtà ben radicate sul territorio. In prima linea l'istituto Razzetti, importante riferimento per alfabetizzazione rivolta agli immigrati. Pilone fondamentale, è il caso di dirlo, è stato anche il Gussago rugby, non nuovo ad interventi a fianco della scuola locale. L'ambito musicale del progetto ha potuto avvalersi invece della competenza dell'esperto Vittorio Tregambe.VI.NIC.





mercoledì 2 dicembre 2009

Rovato, sicurezza e immigrati, Cottinelli "chiama" i colleghi (tra cui Gussago)

Bresciaoggi

L’APPELLO.
Il sindaco invita gli altri primi cittadini per l’11 dicembre


Quattro ore di discussione su «sicurezza ed extracomunitari» e nessuna delibera approvata: consiglio comunale maratona l’altra sera a Rovato al termine del quale le uniche iniziative concrete sono state l’approvazione dell’assestamento di bilancio e del piano del diritto allo studio (1 milione 280.000 euro, due atti sbrigati in meno di un quarto d’ora); e l’incontro fissato dal sindaco Andrea Cottinelli per l’11 dicembre alle 9.30 a Rovato: invitati i colleghi di Brescia, Lonato, Gussago, Lumezzane, Chiari, Desenzano, Darfo, Montichiari, Ghedi e Palazzolo. Il sindaco ha letto la lettera di invito, ricordando prima i recenti fatti di cronaca che hanno lasciato «una ferita profonda, oltre alla rabbia»; ma anche gli investimenti «in uomini e mezzi: il passaggio da 10 a 16 agenti di Polizia Locale, con 18 ore al giorno di pattuglie, e circa 400 controlli nelle case e 1.200 su persone sul territorio, in un anno, oltre al grande lavoro dei carabinieri». Cottinelli inviterà gli altri sindaci a proporre a Governo e Parlamento modifiche per rendere le leggi più efficaci, dalle espulsioni al rifiuto del permesso per chi ha precedenti penali, e soprattutto coinvolgendo i comuni nel controllo preventivo nell’ambito lavorativo e abitativo. È fallita però la mediazione tra maggioranza e opposizione, con il «no» alla proposta di Sara Lazzaroni (Rovato civica) e del sindaco per una mozione unificata che sarà riproposta nella prossima seduta. Alessandro Conter (Rovato delle libertà), ha attaccato a testa bassa sindaco e giunta, che non avrebbero fatto abbastanza per la sicurezza e ha letto, per oltre un’ora, titoli di cronaca nera del periodo 2006-2009; con lui Giacomo Fogliata mentre Pierluigi Toscani, Lega, dopo avere chiesto scusa a Cottinelli per i cori oltraggiosi nei suoi confronti nei cortei di venerdì, ha chiesto di portare a 24 ore le pattuglie di Polizia locale e di procedere all’acquisto della cascina Saltella, ora ritrovo per clandestini e spacciatori.G.C.C.

Palazzolo In Consiglio il futuro del Richiedei

Giornale di Brescia
02.12.2009



Adottata una mozione che incarica il sindaco di agire perché sia mantenuto il presidio ospedaliero ed i servizi

PALAZZOLO

.......crisi Richiedei, argomento all’ordine del giorno per il Consiglio comunale di Palazzolo svoltosi lunedì.
Sul terzo punto, interpellanza Pd in merito alle intenzioni della Fondazione Richiedei di dismettere i servizi sanitari gestiti nell’ospedale di Palazzolo, il sindaco Sala ha definito la situazione «non preoccupante», ma su proposta di Mino Baitelli (Pd) si è poi deciso di adottare una mozione che dia incarico al sindaco di agire verso le autorità competenti affinché venga mantenuto il presidio ospedaliero di Palazzolo e i servizi connessi con i relativi adeguamenti futuri necessari. ...........