Blog di informazione Libera e Indipendente a Gussago Fatti, Opinioni, Pensieri, Avvenimenti, Novità sul territorio. Qui non vi sono censure alle opinioni e ai vostri commenti (naturalmente il tutto nel rispetto e nell'educazione) pertanto siete i benvenuti.

lunedì 30 novembre 2009

Un solo «cervello» guiderà tutte le scuole di Gussago

Bresciaoggi
26.11.2009

Addio a Cellatica, prende forma l’istituto comprensivo

Tecnicamente viene definita «verticalizzazione», in sostanza si tratta di creare una filiera gestionale unica per tutte le scuole dell’obbligo del paese. Una razionalizzazione che oltre a garantire un risparmio di risorse finanziarie consente di migliorare l’efficienza e l’efficacia organizzativa. Questo passo potrebbe essere presto compiuto da Gussago.

Lo ha recentemente annunciato l’assessore all’Istruzione Stefano Quarena.


Se tutto filerà liscio, prenderà forma un istituto comprensivo con una sola direzione didattica che si occuperà delle materne statali (esclusi gli enti morali), le elementari e la media. Gussago può aspirare alla verticalizzazione in virtù della sua popolazione scolastica attualmente composta da 1.298 unità, ben oltre il range compreso fra i 500 ed i 900 alunni fissato dalla normativa. Dunque, non si esclude addirittura lo sdoppiamento dell'istituto. Il varo dell’istituto compresivo porterà alla scissione con Cellatica che nel frattempo andrà a creare nel 2010 un nuovo complesso con Collebeato. Un anno dopo andrà in porto la verticalizzazione di Gussago. Le prospettive e i tempi del risiko scolastico del comprensorio sono stati illustrati da Quarena nel corso dell’ultimo Consiglio comunale. L’assessore ha evidenziato che l’operazione sarà discussa nella commissione e portata all’esame degli organi scolastici. Raggiunta una decisione univoca, la richiesta ufficiale sarà inoltrata all’Ufficio provinciale scolastico, previa parere dell’assessorato all’Istruzione del Broletto.
L'indirizzo dell'Amministrazione comunale rappresenta soltanto la prima fase di un progetto di più ampio respiro che prevede la creazione di un polo scolastico anche se non è stata ancora individuata l'area sul quale dovrebbe sorgere.
Nel bilancio di previsione 2010 e nel piano triennale delle opere pubbliche 2010-2012 non è da escludere l'inserimento del costo dell'intervento.

venerdì 27 novembre 2009

Gussago Tre armati di coltello rapinano centro scommesse

Giornale di Brescia

Indossavano maschere bianche e due avevano in pugno un coltello. Ben chiare le loro intenzioni: prendersi i soldi che c’erano in cassa. Tre gli uomini che mercoledì sera hanno messo a segno un colpo al centro scommesse Intralot di viale Italia, a Gussago. Era l’ora di chiusura, intorno alle 22.30, quando i tre hanno fatto irruzione nei locali dell’agenzia di giochi e scommesse. L’impiegato, un 22enne, stava concludendo le ultime operazioni, quando i tre sono entrati e l’hanno minacciato con i coltelli. I tre uomini si sono fatti consegnare l’incasso, per una somma che si aggira attorno ai 1.300 euro. Quindi sono usciti e scappati su un’auto.
Non si sa quale sia il modello, perché il 22enne non è riuscito a scorgere la sagoma della vettura, ma ha solo sentito il rumore del motore. In viale Italia sono giunti i carabinieri che hanno raccolto la testimonianza dell’impiegato e hanno cercato elementi per risalire ai tre malviventi. I militari hanno raccolto anche i filmati registrati da alcune telecamere che controllano la zona. Le indagini sono state affidate ai carabinieri di Gussago, coordinati dal maresciallo Sergio La Prova. dz

mercoledì 25 novembre 2009

Spett. Gussagoblog,
Volevo comunicare che Domenica si è disputata una Gara di Judo a Roncadelle, alla competizione si sono presentati oltre 250 Altleti provenienti da tutta la Lombardia e Trento.
Judo Gussago si è presentato con 10 Atleti i quali si sono piazzati sei al 2° posto e quattro al 1° posto.
I complimenti a tutti gli Atleti per il Risultato Ottenuto.

Il Maestro
Luciano Botticini

Fidejussione Comunale alla Fondazione Richiedei, Bilancio di Gussago in Crisi

Giornale di Brescia


La Corte dei conti avalla la garanzia comunale da 2 milioni a favore della Fondazione Operazione cruciale e necessaria per la salvezza della storica struttura di Gussago
Per la Fondazione Richiedei arriva una fideiussione comunale da 2 milioni di euro, operazione avallata dalla Corte dei conti


Ok dalla Corte dei Conti per la fideiussione comunale da 2 milioni di euro a favore della Fondazione Richiedei. L’organismo di controllo per gli enti pubblici ha espresso parere di compatibilità per l’operazione ritenuta cruciale per la salvezza della storica struttura gussaghese. I punti principali della delibera, che dovrebbe essere discussa nel Consiglio comunale del 30 novembre, sono stati esposti lunedì durante la commissione comunale bilancio, durante la quale il sindaco Lucia Lazzari ha illustrato sia l’iter necessario, sia gli effetti del provvedimento sul bilancio comunale. Per creare i presupposti alla fattibilità della fideiussione occorrerà infatti modificare il regolamento comunale di contabilità introducendo l’articolo che verrà chiamato 51 bis.
«L’articolo - ha spiegato il sindaco Lazzari - aggiungerà la possibilità per il Comune di concedere garanzie fideiussorie, per enti il cui Consiglio di amministrazione venga nominato dall’Amministrazione comunale, i quali svolgano sul territorio attività di pubblica utilità in campo sanitario, scolastico e socio assistenziale». Nessun ostacolo quindi al provvedimento ma solo tempi tecnici per la predisposizione del necessario iter burocratico per il passaggio formale in Consiglio comunale.
I due milioni pro Richiedei, andranno però ad aggiungersi alla fideiussione da 3,4 milioni già attiva sulla nuova piscina. Due garanzie che porteranno quindi il tasso di indebitamento comunale all’8,44%. Un’argomentazione quella della doppia fideiussione che aveva già animato gli animi durante l’ultimo Consiglio in cui il presidente della Richiedei Fausto Gardoni aveva presentato la situazione attuale e le strategie per il rilancio dello storico ente. «La concessione di questa garanzia ci trova d’accordo - ha detto l’ex sindaco Bruno Marchina - anche perché era un provvedimento che avevamo preso in considerazione. Inoltre mi fa piacere vedere che il nuovo piano ricalca le linee guida di quello precedente».
Immediata la replica da parte del sindaco Lazzari che ha sottolineato come però della volontà di concedere la fideiussione nessuno fosse stato informato tra gli uffici e di come non fosse stata avviata nemmeno la procedura di studio sulle modifiche da fare al regolamento di contabilità. Sugli stessi toni anche gli interventi dell’assessore ai Servizi sociali Francesco Pea e del capogruppo di maggioranza Emanuele Calabria, che hanno rimarcato come l’attuale piano a differenza del precedente fissi obiettivi e tempistiche del salvataggio. Differenze rimarcate anche dai consiglieri del Pd, precisando però come ha sottolineato il capogruppo Damiano Ceretti che le soluzioni proposte conservano purtroppo troppi «se» sulla garanzia di riuscita.
Davide Lorenzini





25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne


Tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha designato il 25 novembre come la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne e ha invitato i governi, le organizzazioni internationali e le ONG ad organizzare attività volte a sensibilizzare l'opinione pubblica in quel giorno.

L'Assemblea Generale dell'ONU ha ufficializzato una data che fu scelta da un gruppo di donne attiviste, riunitesi nell'Incontro Femminista Latinoamericano e dei Caraibi, tenutosi a Bogotà (Colombia) nel 1981. Questa data fu scelta in ricordo del brutale assassinio del 1960 delle tre sorelle Mirabal, considerate esempio di donne rivoluzionarie per l'impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Rafael Leónidas Trujillo (1930-1961), il dittatore che tenne la Repubblica Dominicana nell'arretratezza e nel caos per oltre 30 anni.

In Italia solo dal 2005 diversi Centri antiviolenza e Case delle donne hanno iniziato a celebrare questa giornata. Ma negli ultimi anni anche istituzioni e vari enti come Amnesty International festeggiano questa giornata attraverso iniziative politiche e culturali. Nel 2007 150 mila donne hanno manifestato a Roma "Contro la violenza sulle donne", senza alcun patrocinio politico. È stata la prima manifestazione su questo argomento che ha avuto un impatto mediatico e che ha riscosso successo. Uno degli slogan diceva "Lo stupratore non bussa, ha le chiavi di casa".


La Fabbrica dei Tedeschi

Cari amici di Gussagoblog, vi sarei grato se voleste pubblicare, sulle pagine del vostro sito, qualche notizia intorno alla prossima iniziativa dell'Associazione "Sinistra a Gussago".


Per gli approfondimenti riguardanti la tematica della "sicurezza" la nostra Associazione invita tutta la cittadinanza alla proiezione del film d'inchiesta "La Fabbrica dei tedeschi" diretto da Mimmo Calopresti.



In coincidenza con il secondo anniversario del tragico rogo che causò la morte di sette operai nello stabilimento Thyssen Krupp di Torino, la "Sinistra a Gussago" propone questo appuntamento, che si terrà Giovedì 26 novembre alle ore 20.30 presso la Sala Civica "Togni" di piazza Vittorio Veneto.

Alla proiezione seguirà un dibattito al quale è previsto parteciperanno Michela Spera, segretaria generale Fiom di Brescia, ed i rappresentanti sindacali delle maestranze torinesi.

Grazie per l'attenzione e per il seguito che vorrete dare alla presente richiesta.


Raucci Francesco.


Ecco fatto
SM

martedì 24 novembre 2009

Nuovo presidente per l’Aism di Brescia

24/11/2009
Giornale di Brescia
La sede provinciale di Brescia dell’Associazione italiana sclerosi multipla ha un nuovo presidente: Francesco Pea, già vicepresidente nel precedente mandato, assessore ai Servizi socio-assistenziali del Comune di Gussago e presidente dell’Assemblea dei sindaci del Distretto socio-sanitario numero 2 della provincia di Brescia. È stato eletto nei giorni scorsi nella sede sociale, dove si sono insediati i nuovi consiglieri: Elisabetta Baronio (segretaria del Consiglio), Claudia Borghetti, Antonietta Bona, Giuseppe Micheli, Andrea Pasini (eletto vicepresidente), Franca Piana, Antonella Pelizzari, Teresa Trevaini (tesoriere) e Francesco Pea.
Il Consiglio provinciale, organismo competente sulle scelte di indirizzo e di gestione associativa su tutta la provincia, ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto finora, ponendo l’accento sulla volontà di «riconoscere in tutti i suoi componenti la vera risorsa e di proseguire nel percorso tracciato, che ha portato all’elaborazione condivisa con i centri clinici del territorio di servizi e interventi rivolti a una potenziale utenza di oltre mille persone».
Da parte sua, il neo-presidente Pea ha dichiarato che «il compito dell’Associazione per il prossimo triennio è quello di rafforzare il rapporto tra gli enti del terzo settore attivi sul territorio, coinvolgere in modo attivo le istituzioni promuovendo il principio di sussidiarietà per le prestazioni socio-sanitarie offerte, in piena sintonia con la normativa regionale». Pea ha inoltre ricordato che «oggi l’Aism è l’unica organizzazione in Italia che interviene a 360 gradi sulla sclerosi multipla attraverso la promozione e il finanziamento della ricerca scientifica, la promozione e l’erogazione di servizi a livello nazionale e locale, la rappresentanza e l’affermazione dei diritti delle persone con sclerosi multipla affinché siano pienamente partecipi e autonome».

lunedì 23 novembre 2009

Gussago investe nelle misure di sicurezza

Ecologia, sicurezza e protezione civile: sono queste le linee guida dell'assessore del Comune di Gussago, Laura Negrini. Con le ultime elezioni, all'assessorato dedicato all'Ecologia e alla Protezione civile è stata aggiunta la delega alla Sicurezza. Il giovane assessore ha idee ben precise al riguardo, a partire dal concetto di sicurezza come sistema.

Secondo la Negrini infatti a concorrere al mantenimento della sicurezza sul territorio comunale devono essere diversi i soggetti coinvolti: le forze dell'ordine, la polizia locale ed infine gli stessi cittadini, con la loro segnalazione alle autorità competenti. In questi mesi si è riattivato il sistema di videosorveglianza, in vista di un possibile ampliamento. Del resto il paese ha raggiunto e superato quota 16 mila abitanti e per la sua conformazione geografica, presenta numerosi punti che necessitano di attenzione. L'assessore ha sottolineato come «È stato potenziato l'organico di polizia locale, con l'assunzione di due agenti mentre è in arrivo il nuovo comandante. È stato ridotto l'orario di presenza in ufficio dei vigili, a favore di una loro ulteriore presenza tra la popolazione. Si è avviato un capillare controllo del territorio che ha portato alla chiusura di una laboratorio artigianale per forti irregolarità. A settembre abbiamo inoltre emanato due ordinanze: la prima, un divieto di accattonaggio, la seconda contro la vendita di merce contraffatta sul territorio comunale. Molte sono state le segnalazioni dei cittadini. Vorremmo coinvolgere maggiormente questi ultimi con l'istituzione di assistenti civici, per il controllo delle aree verdi». Ha, poi, riscosso grande successo il corso di difesa personale destinato alle donne dai 16 anni in su, con la partecipazione di ben 70 iscritte. Sicurezza ma anche ecologia nell'agenda dell'assessore Negrini. «Si sta effettuando una mappatura dei cassonetti effettivamente presenti a Gussago, al fine di migliorare la raccolta differenziata dei rifiuti che possono diventare una vera e propria risorsa; in merito, si sta valutando la possibilità della raccolta porta a porta». A proposito di Protezione civile, l'assessore Negrini ha elogiato il gruppo locale per il lavoro svolto a sostegno delle persone colpite dal sisma abruzzese. Il 18 dicembre, nella chiesa di San Lorenzo, verrà presentata dagli stessi volontari l'esito della missione in Abruzzo.

v.n.

domenica 22 novembre 2009

Gussago Piano di salvataggio del Richiedei

Giornale di Brescia

Sarà il 2011 l’anno della svolta per la Fondazione Richiedei. Una svolta nel bene o nel male dal momento che il 31 dicembre 2011 è stata indicata come limite per il salvataggio della storica istituzione assistenziale gussaghese. Una scadenza oltre la quale o si raggiungerà il pareggio di bilancio o si sarà giunti al punto di non ritorno. A fissare il limite temporale è stato il nuovo presidente della fondazione Fausto Gardoni, illustrando al Consiglio comunale gussaghese le strategie che il nuovo Cda metterà in campo per rilanciare la struttura, con anche una precisa fotografia della situazione di indebitamento.
«Le principali cause delle perdite della fondazione - ha detto Gardoni - sono state il contenzioso con la fondazione Maugeri da 3,5 milioni di euro, le perdite costanti del presidio di Palazzolo pari a 10,9 milioni in nove anni, la perdita cronica di alcuni reparti, contratti onerosi e sovrannumero del personale (79 unità) e budget regionali insufficienti. Situazioni che hanno portato ad una perdita gestionale di 13,2 milioni di euro in cinque anni e ad un indebitamento di 29,4 milioni di euro».


La relazione è stata ascoltata in silenzio dal pubblico rappresentato per lo più da esponenti del «Comitato per la salvaguardia del Richiedei», che annuivano man mano che il neo presidente snocciolava i numeri della situazione patrimoniale. Il presidente Gardoni dopo aver illustrato anche i punti di forza della fondazione che ha nella riabilitazione l’asse portante del rilancio, ha fissato il cronoprogramma di interventi del Piano industriale d’emergenza.




«Il programma stilato - ha detto Gardoni - prevede l’affitto di ramo d’azienda della Rsa alla cooperativa Il Gabbiano (già effettivo) che produrrà un beneficio di 600mila euro annui, entro dicembre 2009 dovremmo avere lo spostamento del budget non sfruttato a Palazzolo per altri 600mila euro e nel 2010 150mila euro per un extra budget sulla radiologia. A settembre 2010 dovrebbe poi concretizzarsi la cessione del contratto di concessione di Palazzolo, di cui abbiamo già avuto alcuni pareri favorevoli, per un benefit di 650mila euro a cui infine si aggiungeranno un milione e 400mila euro di miglioramento di efficienza sulle spese».


Alla base della salvezza nell’immediato ci dovrà però essere una fideiussione da 2 milioni di euro da parte del comune di Gussago cruciale per la riuscita del piano, su cui tutti i gruppi consiliari si sono detti concordi, con qualche frecciata su errori e responsabilità alla precedente amministrazione di «Gussago Insieme». Nel piano, il presidente Gardoni ha assicurato che non sono previsti tagli al personale dato il passaggio già di 30 dipendenti sotto le ali de «Il Gabbiano» mentre il resto verrà riassorbito con prepensionamenti e turn-over.


Davide Lorenzini


giovedì 19 novembre 2009

Crescono le piccole capitali:in dieci oltre i 15mila abitanti

da Bresciaoggi


Nel «club» entrano Darfo, Gussago, Lonato, Rovato. L’exploit di Montichiari oltre i 22mila e Ghedi salito a più di 18mila: divisi da pochi chilometri, insieme fanno 40mila persone
Al ritmo di crescita di un migliaio di residenti al mese, la Provincia di Brescia galoppa rapidamente verso il milione e 300 mila abitanti che la collocano nella ristretta graduatoria delle province più popolate d’Italia, subito dietro alla pattuglia dei grandi capoluoghi di Regione: Roma, Milano, Torino, Napoli, Bari, Palermo. Ma il dato più sorprendente dell’ultimo aggiornamento pubblicato dall’Istat (1.235.609 residenti al 31 maggio) racconta dell’impetuoso sviluppo delle «capitali» della provincia, vere e proprie cittadine, tanto che in pochi anni, dal 2001 al maggio scorso appunto, i Comuni con più di 15mila abitanti sono passati da sei a dieci e altri sono a ridosso di questa soglia.
Un traguardo di prestigio, con valenza anche di carattere politico visto che oltre i 15mila si passa all’impegnativo sistema elettorale a doppio turno. Ghedi è l’ultima new entry di questa lista, decretata dal censimento 2001, andando così ad aggiungersi agli storici Desenzano, Lumezzane, Montichiari, Chiari e Palazzolo. Ebbene alle prossime elezioni amministrative, il numero raddoppierà visto che il censimento del 2011 certificherà il superamento dei 15mila abitanti, già avvenuto, di Darfo, Gussago, Lonato e Rovato e non è da escludere che possa farcela pure Concesio, giunto a fine ottobre a 14.737 residenti. E si prenotano anche Leno e Ospitaletto, abbondantemente oltre i 14mila abitanti.


Elezioni a parte, i numeri dell’Istat evidenziano gli exploit nella Bassa di Comuni come Montichiari che è passato dai 19.102 abitanti del 2001 ai 22.696 di fine maggio. In termini assoluti qualcosa come 3.594 residenti in più; e non ha scherzato nemmeno Ghedi, balzato da 15.655 a 18.282 abitanti, + 2627. Un dato ancor più sorprendente se si considera che i due territori sono confinanti; nonostante i grandi spazi, Montichiari ha una superficie di 81 kmq e Ghedi di 60, è motivo di riflessione scoprire che nella zona in pochi anni la popolazione è cresciuta di oltre 6mila unità, ben più che un piccolo paese. E ancora, insieme Ghedi e Montichiari, superano i 40mila abitanti, non molti meno di una cittadina come Mantova, però capoluogo di Provincia. Il che potrebbe indurre a qualche riflessione su eventuali sinergie in termini di servizi ai cittadini.
Non meno significativo l’incremento in Franciacorta di Rovato, il secondo in valori assoluti dopo Montichiari, passato da 14.413 a 17.736 abitanti. E alla porte della città cresce pure Gussago con 16.498 residenti rispetto ai 14.259 del 2001. Il lago di Garda piace sempre, non è una novità quindi la performance di Desenzano fotografato dall’Istat a quota 26.858 residenti, il secondo comune bresciano dopo il capoluogo. In nemmeno otto anni ha registrato un incremento di 3.191 unità, da 23.667 a 26.858 unità. Ma è Lonato a sorprendere: da 12.237 a 15.433 abitanti, il balzo è notevole. Con ogni probabilità hanno contribuito gli spostamenti dai vicini centri rivieraschi dove nel corso degli anni il prezzo della casa ha raggiunto cifre proibitive. Ora, non è che a Lonato regalino le abitazioni, ma gli aggiornamenti dei listini hanno corso di meno rispetto ad altri paesi; per non dire del ricco tessuto produttivo che da sempre attira manodopera e quindi popolazione.
A ovest, Palazzolo ambisce ad entrare presto nel ristretto club degli over 20mila: aveva a maggio 19.313 residenti, quasi duemila in più rispetto al 2001, 17.339. È con ogni probabilità uno dei Comuni con più chance di sviluppo nell’area dell’Oglio e il raggiungimento dei ventimila abitanti appare ravvicinato. Così come Chiari, insidiato nella classifica da Ghedi, salito a 18.561 abitanti rispetto ai 17.399 del 2001. In Valle Camonica ha superato i 15mila Darfo: 15.482 contro i 13.607 del 2001, sempre più indiscussa capitale valligiana. A tutto questo fervore fa da contraltare Lumezzane, in Val Trompia Lumezzane la città del lavoro per antonomasia nel Bresciano e non solo. La capitale della Valgobbia contiene la crescita a un centinaio di abitanti. Nel 2002 era la «reginetta» della Provincia con i suoi 23.786 abitanti davanti a Desenzano. Ora è scesa di un gradino, terza, con 23.944 residenti, appena 158 in più. Anche qui tuttavia bisogna rammentare l’ostacolo naturale allo sviluppo di Lumezzane costituito dalle caratteristiche montuose del territorio, tanto che, per fare un esempio, numerose aziende hanno trasferito l’attività in pianura per poter effettuare degli ampliamenti altrimenti impraticabili in Valle Gobbia.



Piscina Mompiano, «la città è la prima danneggiata»

19/11/2009
Giornale di Brescia

Anche Brescia Mobilità interviene sulla vicenda dei lavori contesi e dell’ultima sentenza del Consiglio di Stato


Sulla vicenda della piscina di Mompiano i primi danneggiati sono Brescia Mobilità e la città». A sottolinearlo è la stessa azienda titolare dei lavori del metrobus (nel cui ambito rientra l’intervento per il nuovo impianto natatorio) dopo che il Consiglio di Stato ha stabilito che la ditta che sta oggi eseguendo i lavori (la Edilfrair dell’Aquila) non era ammissibile e che la bresciana Bianchetti è stata esclusa illecitamente.
Brescia Mobilità tiene a ripercorrere la cronistoria dell’intera vicenda. «In data 12 dicembre 2007 Brescia Mobilità indiceva la gara d’appalto e il primo febbraio 2008 i lavori venivano provvisoriamente assegnati alla Edilfrair Costruzioni. A seguito della successiva verifica della documentazione si evinceva, a carico della Edilfrair, l’insussistenza di un requisito fondamentale per la partecipazione alla gara; pertanto Brescia Mobilità il 7 aprile 2008 annullava l’aggiudicazione e assegnava provvisoriamente l’esecuzione dei lavori alla Bianchetti, seconda classificata».
A seguito di ciò, Edilfrair presentava ricorso al Tar di Brescia ma il ricorso veniva rigettato con sentenza il 20 giugno 2008, che confermava quindi la legittimità degli atti di Brescia Mobilità.
Contro questa sentenza però Edilfrair presentava ricorso al Consiglio di Stato, chiedendone l’annullamento. La domanda veniva accolta con ordinanza del 29 luglio 2008, che portava Brescia Mobilità a comunicare il primo agosto alla Bianchetti la sospensione dei lavori. Il 9 gennaio 2009 l’appello dell’Edilfrair veniva quindi discusso nel merito e accolto dal Consiglio di Stato e Brescia Mobilità, preso atto di tale decisione, affidava i lavori alla Edilfrair.
Finita? Per nulla. «A seguito di ricorso da parte della Bianchetti, che riteneva errata la sentenza del Consiglio di Stato, quest’ultimo revocava la propria ultima sentenza confermando così l’originario provvedimento Tar e la piena legittimità degli atti di Brescia Mobilità. L’operato di Brescia Mobilità è risultato perfettamente legittimo fin dal’inizio: essa stessa è dunque la prima vittima dell’errore in cui è incorso il Consiglio di Stato, così come vittima è anche la città, che ha visto ritardare oltremisura l’esecuzione dei lavori. Brescia Mobilità provvederà ora a valutare la nuova situazione e ad adottare le scelte conseguenti e più opportune».

Pauroso schianto sulla A21 Muoiono tre indiani, 4 i feriti

Bresciaoggi
18 Novembre 2009

Sul Ducato partito da Brescia viaggiavano sei asiatici. Dovevano distribuire depliant nel Cremonese

Si erano fermati sul lato destro dell’autostrada per constatare i danni provocati dalla Golf che aveva urtato il loro furgone, un Ducato. Erano le 6.30 di ieri mattina e il sole stava bucando la leggera coltre di nebbia, quando si è sentito suonare un camion.
L’autista che procedeva verso Cremona, trovandosi davanti quel furgone che in parte ostruiva la prima corsia, è riuscito a sterzare. Il camionista S. D. M., nato in Svizzera 37 anni fa e residente a Montichiari, che lo seguiva e che trasportava un carico di patatine, trovandosi la visuale ostruita non ha fatto in tempo a sterzare.
ALL’ALBA di ieri sulla A21, in territorio di San Gervasio, tra i caselli di Manerbio e Pontevico si è consumata la tragedia: il bilancio è di tre indiani morti e di quattro feriti. Sino alle 11 il traffico è rimasto bloccato, per poi riprendere su un’unica corsia in direzione sud.
Ieri sera la polizia stradale di Cremona doveva ancora dare ufficialmente il nome a due delle vittime.
Alcuni connazionali hanno fornito generalità che dovevano essere verificate. A bordo del furgone che era entrato in A21 a Brescia Ovest ed era guidato da un pakistano che abita a Gussago, trovati alcuni documenti e una promessa di assunzione per ottenere il permesso di soggiorno, rilasciata da un’azienda di Ghedi.
Ieri pomeriggio all’obitorio del Civile di Brescia, dove le salme dei tre asiatici sono state ricomposte, si è recato anche l’ambasciatore indiano in Italia accompagnato da decine di connazionali, oltre che parenti e amici delle vittime.
Il riconoscimento ufficiale ieri sera non c’era ancora, come confermato dalla polizia stradale di Cremona che dispone comunque di tre nominativi. Tutte le vittime proverrebbero dalla stessa regione indiana, quella dove vivono i Singh.
LA DINAMICA. Il furgone guidato dal pakistano Mirza Guklam Abbas, 37 anni, che risiede a Gussago in via Caporalino, ha caricato gli altri cinque asiatici per andare a distribuire materiale pubblicitario nel Cremonese. All’improvviso l’urto con la Golf guidata da Broz Frankisek, cecoslovacco di 29 anni che abita a Molete (Tn).
I due mezzi si sono fermati per verificare i danni. La Golf è entrata in una piazzola di sosta mentre il furgone si è fermato poco più avanti.
I sei asiatici sono scesi. Pochi istanti dopo l’impatto con il camion: il Tir ha centrato il furgone facendolo finire contro il guard rail, che è stato sollevato. I mezzi si sono fermati 50 metri più avanti. Uno degli indiani era stato sbalzato nel vicino campo. Tra i rottami i corpi di altri due uomini.
DECINE le telefonate giunte al 118 e al 113 che segnalavano un grave incidente con vittime e feriti. È stato un accorrere di autolettighe da Manerbio e Cremona e di vigili del fuoco, mentre per problemi di visibilità, il 118 non ha potuto far atterrare l’eliambulanza. Il conducente della Golf è stato colto da malore. In ospedale, dove si è ripreso, ha continuato a dire che era colpa sua. Tra i feriti gravi, Adel Aslam, pakistano di 24 anni, di Gussago, ricoverato a Manerbio. Sukhwinder Singh, 24 anni è stato trasportato in «codice rosso» prima a Cremona e poi alla Poliambulanza di Brescia: è in condizioni critiche.
Sul luogo dell’incidente è giunta pochi minuti dopo l’impatto anche la comandante della Stradale di Cremona Federica Deledda, che stava raggiungendo il comando.
Grazie ai documenti la polizia stradale nel primo pomeriggio ha identificato uno dei morti. Si tratta di Jaswinder Singh, 31 anni, residente in città, in via Sabotino 20. Le altre due vittime dovrebbero avere sui 30 anni e si potrebbe trattare di clandestini che erano in attesa del permesso di soggiorno e si procuravano da vivere distribuendo di casa in casa depliant pubblicitari. La polizia attende che parenti o amici si presentino con i loro documenti in ospedale per poter effettuare il riconoscimento.
Indagine nell’indagine, la polizia sta risalendo alle ditte che hanno incaricato il pakistano di distribuire il materiale pubblicitario. Da accertare se sia stata o meno utilizzata mano d’opera in nero.
Sono centinaia nel Bresciano gli immigrati che svolgono questa attività: pakistani o indiani per 10-15 euro al giorno lavorano da mattina a sera.

mercoledì 18 novembre 2009

Piscina di Mompiano, rimborso alla «Bianchetti»

Il Consiglio di Stato riconosce come errata la sentenza che affidava i lavori - ormai avanzati - alla abruzzese Edilfrair


Colpo di scena nella intricata vicenda dell’appalto della nuova piscina di Mompiano. Il Consiglio di Stato riconosce il proprio «errore di fatto» e revoca la propria sentenza di gennaio che aveva accolto l’appello dell’impresa di costruzioni «Edilfrair» dell’Aquila contro la sentenza del Tar di Brescia che nel 2008 assegnò l’appalto dei lavori al «Gruppo Bianchetti costruzioni» di Gussago. Il dispositivo del nuovo e definitivo verdetto è stato depositato nei giorni scorsi. Le motivazioni fra alcune settimane.
La revocatoria consentirà da subito al «Gruppo Bianchetti», assistito dall’avvocato Francesco Onofri, di attivare le procedure per chiedere a «Brescia Mobilità» (società che ha appaltato i lavori come opera complementare al Metrobus) il risarcimento del mancato utile che avrebbe ricavato se non fosse stato illegittimamente privato dell’appalto, vale a dire una somma stimata intorno a 4-500mila euro. Infatti «Brescia Mobilità» aveva sottoscritto il contratto con l’impresa abruzzese - che ha ormai da tempo in corso i lavori, peraltro in fase già avanzata - nonostante sul complesso contenzioso non fosse stata posta la parola fine. L’«errore di fatto» ammesso dal Consiglio di Stato è consistito nell’errato riconoscimento dei requisiti indispensabili per partecipare alla gara d’appalto. Tra questi quello della «moralità professionale» che il Tar non accreditò ad uno dei soci dell’impresa aquilana perché condannato per «dichiarazione fraudolenta dei redditi».
Nella revocata sentenza del Consiglio di Stato, firmata dal presidente Giuseppe Barbagallo, tale requisito era stato invece riconosciuto per esistente perché per «errore di fatto» i giudici avevano ritenuto declassato il reato ostativo («dichiarazione fraudolenta dei redditi») e di conseguenza abrogata la norma. Così l’appello di Edilfrair contro la sentenza del Tar di Brescia era stato accolto con conseguente affidamento dell’appalto. L’abbaglio del Consiglio di Stato è stato però immediatamente impugnato dall’avvocato Francesco Onofri e alla fine corretto dai giudici che hanno annullato la sentenza appellata per revocatoria.

I lavori per la costruzione dell’impianto natatorio di Mompiano non si fermano, ma al «Gruppo Bianchetti», che rinuncia a subentrare a «Edilfrair», «Brescia Mobilità» dovrà corrispondere un congruo risarcimento.

esseci


martedì 17 novembre 2009

Commenti si, commenti no



Allora, dobbiamo affrontare la spinosa questione dei commenti, premetto che non vorrei entrare in questo ginepraio, la ragione è che fondamentalmente la formula di Gussagoblog, fino ad ora è stata vincente, in un'anno e mezzo di vita la crescita sia in termini di frequentazioni che di partecipazione è stata esponenzialmente positiva, ciò a ribadire che siamo in un percorso corretto. Però, come tutte le cose, c'è sempre un però, gli ultimi commenti hanno evidentemente reso "colma" la misura, e quindi da più parti mi è stato chiesto di regolamentare la discussione.
Premesso anche che questo non è un forum, e quindi tecnicamente la moderazione è abbastanza frustrante e complicata, per via dei tempi necessari alla visione dei commenti prima di pubblicarli (dato che anch'io nella vita faccio altro oltre al blogger..), prima di qualsiasi decisione, vorrei mettere alla vostra attenzione, al fine di dare elementi di spunto al ragionamento, il caso di WIKIPEDIA (tratto da "la stampa"):

Wikipedia sarà più controllata Per garantire più affidabilità
A.M.
Wikipedia, la popolare enciclopedia online redatta con contributi spontanei da volontari di tutto il mondo, sarà sottoposta a un sistema di controlli più rigidi, per ridurre imprecisioni, errori o addirittura contenuti volutamente falsi se non diffamatori.
Lo ha deciso l’organizzazione non-profit che la gestisce, allarmata da un crescente problema di credibilità.
La rivoluzione - preannunciata dalla rivista britannica New Scientist nel numero da oggi in edicola - non è da poco: i comuni utenti perderanno la possibilità di aggiungere e modificare in tempo reale l’informazione presente in rete.
Il che significa alterare l’essenza stessa di un’iniziativa che ha contato invece, fin dall’inizio, sul libero e anarchico contributo di lettori e appassionati.
Tra le oltre 250 lingue in cui l’enciclopedia è correntemente pubblicata (persino in napoletano!), soltanto la versione tedesca è, tuttavia, pronta a introdurre le nuove regole nell’arco di uno, massimo due mesi. Tutte le altre, invece, preferiscono aspettare.
Come cambierà, dunque, Wikipedia? L’idea è quella di restringere a un gruppo di redattori fidati la possibilità di aggiungere e modificare le voci dell’enciclopedia. Per guadagnarsi questo titolo, sarà necessario inserire almeno 30 modifiche ritenute «affidabili» nel giro di 30 giorni.
Tutti gli altri utenti potranno continuare a dare il loro contributo, ma le loro entrate dovranno essere filtrate dagli editori per assicurare che siano corrette e soprattutto non faziose.
Gli stessi fondatori di Wikipedia hanno constatato, infatti, che spesso singoli individui e compagnie inseriscono nelle loro voci contenuti promozionali oppure eliminano informazioni a loro sfavorevoli, alterando così la realtà dei fatti.
Il rovescio della medaglia - temono tuttavia gli organizzatori - è che i «redattori fidati» saranno appena duemila: pochi se si considera la babelica dinamicità di un sito visitato ogni giorno da milioni di internauti desiderosi di aggiungere qualcosa all’informazione già esistente.
I tempi di pubblicazione delle nuove entrate diventeranno, dunque, piuttosto lunghi.
Oltre a questo sistema di controlli preventivi, le pagine di Wikipedia vistate dal nuovo gruppo di editori verranno inoltre marcate come «vandal-free», ovvero «libere da vandalismi».
Per le versioni dell’enciclopedia che non adotteranno le nuove regole, i gestori di Wikipedia hanno pensato a una soluzione alternativa: associare a ogni voce una valutazione di attendibilità in base a quante volte quella stessa voce viene modificata.
Secondo Luca de Alfaro, il ricercatore dell’Università della California che ha lanciato la proposta, più l’informazione è rimaneggiata, più è probabile che non sia corretta. Da qui un giudizio più cauto circa la sua affidabilità.

Ora, senza pretendere di paragonare GussagoBlog a Wikipedia, posso però pensare di fare qualche analogia per affrontare correttamente il problema cercando di centrare il più possibile la soluzione da adottare.

Chiaro, evidente e sottinteso che i commenti avranno il loro peso,ma il percorso, che ho pensato, anche per cercare la massima partecipazione tra voi, lo affronterò con una serie di domande proposte tramite sondaggio che alla fine dovranno sia interpretare la volontà diciamo "popolare partecipativa" ma anche le modalità di attuazione e lo strumento idoneo.

Spero in una collaborazione attiva di tutti con la dovuta serietà anche perchè GussagoBlog ritengo sia oramai una risorsa importante per il nostro paesello (come tanti altri Web, senza nulla togliere, ad esempio Meteogussago , ciao Nicola!! e molti altri ) e questo passaggio viene fatto nell'ottica di una continuità di quello spirito che ha reso questo spazio l'Agorà digitale di Gussago.

Cordialmente Vs.
Stefano

lunedì 16 novembre 2009

Zanardelli atto secondo, dopo LA220, chiude anche il Quadriportico

Giornale di Brescia
11-11-2009



Quadriportico chiuso Ma c’è anche chi apre
Dopo nemmeno un anno la società è stata messa in liquidazione L’assessore Margaroli: «Un peccato, però sul centro c’è chi investe»
«Chiuso per pausa estiva». Peccato che l’estate sia passata da un pezzo. E che il Quadriportico sia ancora serrato. Inaugurato nel settembre dell’anno scorso, rappresentava non soltanto un’avventura imprenditoriale degna di nota, ma anche la restituzione alla città di uno spazio significativo in piazza Vittoria, nel pieno di quel centro storico la cui rivitalizzazione è per molti un auspicio e un obiettivo.
Un rilancio rimasto in sospeso
Bar, ristorante con buffet all’ora di pranzo, un piccolo palco e un teatro con oltre 200 posti erano gli elementi per il rilancio del Quadriportico ristrutturato. E, a seguito dell’apertura al pubblico, tutto si era messo in moto, compresa la programmazione teatrale con - tra l’altro - alcuni comici di Zelig. Oggi, però, rimane soltanto quel cartello che comunica la chiusura per la pausa estiva. Motivo? Le cose non sono andate come ci si aspettava: la srl Quadriportico ha chiuso il 2008 con una perdita di oltre un milione di euro (in tre mesi ricavi sono stati invece di circa 310mila euro); e nel luglio di quest’anno è stata messa in liquidazione, condividendo questo destino con la società cui fa capo, la Tge di Gussago.
Che cosa succederà adesso? Difficile fare previsioni. Da parte sua l’assessore al Commercio del Comune, Maurizio Margaroli, rivela di aver «cercato di capire se ci fossero alternative alla chiusura attuale, anche se l’Amministrazione comunale non ha responsabilità al riguardo». Si trattava infatti di «un’iniziativa importante». In particolare l’assessore ha «provato a trovare un imprenditore interessato a rilevare il Quadriportico». Ma purtroppo nessuno ha risposto in modo positivo: «Si parla di qualche milione di euro d’investimento, non è uno scherzo», sottolinea l’assessore. L’investimento iniziale era stato di nove milioni di euro per 2mila metri quadrati di superficie acquistati da Comune e Camera di commercio e recuperati nel rispetto dell’architettura di Marcello Piacentini.
Ma c’è anche qualcuno che riapre
«Il momento, del resto, non è favorevole», continua l’assessore Margaroli. Aggiungendo, d’altro canto, che «tante altre aziendine reduci da momenti di crisi stanno riaprendo: Tone e Batista è già ripartito, per la Torre è questione di giorni...». Realtà decisamente diverse, certo, ma a loro volta ubicati nel cuore della città che di tanto in tanto qualcuno dà per «morto». Come anche il cinema Nuovo Eden, in via Nino Bixio, che sembra davvero aver vinto la propria sfida: quest’anno le presenze nella sala da 217 posti - che ospita sia un’attività «ordinaria» fatta di proiezioni cinematografiche, incontri, concerti sia eventi «straordinari» come il prossimo «Filmlabfestival» - sono 40mila, sostanzialmente in linea con quelle del 2008. Invece, nonostante le intenzioni iniziali, resta separata l’attività del Bar Nuovo Eden che, pur avendo l’ingresso in via Odorici, è collegato fisicamente al cinema ma è accessibile dall’interno soltanto in rari casi particolari.
Al contrario, a Brescia esistono locali dove la convivenza tra spettacolo e ristorazione è una realtà quotidiana, o quasi: secondo i dati del Settore Marketing urbano del Comune, in città i bar e i ristoranti che svolgono «attività accessoria di pubblico spettacolo» sono una trentina, ma soltanto cinque in centro storico.
Francesca Sandrini

Gussago Autodifesa, boom d’iscrizioni al corso

Giornale di Brescia

Settanta donne si sono presentate alla prima lezione organizzata dal Comune con l’Asd Karate
Corso di autodifesaGUSSAGOTutto esaurito per il corso di autodifesa femminile a Gussago: 70 le donne che si sono presentate giovedì scorso alla prima lezione.
«Non ci aspettavamo una risposta così numerosa - ha commentato l’assessore alla Sicurezza Laura Negrini -. Sono contenta che l’iniziativa sia stata accolta favorevolmente dalla cittadinanza femminile, segno che abbiamo colto un’esigenza sentita dalla popolazione. La cronaca è piena di fatti di violenze subite molte delle quali sono consumate fra le mura domestiche, ma sappiamo anche che sono in aumento aggressioni e stupri in luoghi pubblici.
Credo che queste adesioni di massa siano il primo step, indichino cioè la necessità di interrogarsi sul fenomeno e fare prevenzione».
Il corso si terra ogni giovedì alle 21 nella palestra delle scuole medie, un corso appositamente strutturato con consigli teorico-pratici, in modo da saper affrontare eventuali situazioni di pericolo per cui non è prevista nessuna preparazione atletica particolare per la partecipazione.
Sono le donne dai trenta ai cinquanta anni a rappresentare la maggioranza delle iscritte, ma ad essere rappresentate sono tre fasce generazionali, con un caso addirittura di figlia sedicenne, madre e nonna, che si esercitano e fanno pratica l’una accanto all’altra.
Molti i complimenti ma anche qualche perplessità da parte di alcuni cittadini sull’iniziativa curata dalla sezione gussaghese dell’Asd Karate di Rodengo Saiano.
«È solo la prima di una serie di iniziative che l’Assessorato allo Sport metterà in atto con le società operanti sul territorio - spiega l’assessore comunale allo Sport, Stefano Quarena - è chiaro che abbiamo dovuto operare una scelta tra le associazioni sportive per il partnerariato di questa iniziativa ed alcuni ne hanno avuto a male per non essere stati prescelti, ma ci sarà da lavorare, e sodo, per tutti gli operatori sportivi di Gussago anche nei prossimi anni». d. lor.





sabato 14 novembre 2009

La protesta delle frazioni messe in scacco dal traffico messe in scacco dal traffico



Bresciaoggi

Il «conto» degli abitanti di via Sale: «Passano 12mila veicoli al giorno» E Navezze, Ronco e Mandolossa lanciano un appello per la vivibilità


Sale, Ronco, Navezze, Mandolossa. Sono le quattro località di Gussago alle prese ogni giorno con una viabilità critica. I residenti lamentano un traffico incessante di passaggio, l'assenza di sicurezza per chi attraversa le strade, la scarsa vivibilità, l’inquinamento.
«È una situazione intollerabile - osservano -. Paghiamo il ritardo nella programmazione del territorio. A lungo il problema è stato sottovalutato. I nodi sono ora venuti al pettine e occorre fare presto».
Di questa situazione si è fatto carico Marco Penazza, assessore ai Lavori pubblici, che intende rispondere alle «grida di dolore» provenienti dalle frazioni di Gussago.
Sul tavolo ha due lettere ricevute in ottobre. La prima è del Comitato spontaneo per la salvaguardia dei residenti delle vie Monticello, Sale, Trieste.
I RESIDENTI parlano di «disperazione. Stiamo subendo il pesante impatto provocato dal traffico, frutto di una scellerata scelta urbanistica, legata alla realizzazione della bretella "by pass" di via Sale». I rappresentanti del Comitato hanno effettuato dei monitoraggi. Dai rilievi hanno riscontrato il passaggio di circa 12 mila veicoli al giorno e oltre 500 autocarri pesanti.
Il traffico, in costante aumento, si dirige verso le strade a grande scorrimento sia a nord che a sud, mettendo in evidenza le patologie derivanti dalle emissioni inquinanti (biossido di azoto e di zolfo, monossido di carbonio, piombo, benzene, le polveri Pm10) che manifestano i loro effetti negativi anche a distanza di anni.
ANCHE LA FRAZIONE di Ronco protesta per gli stessi motivi di Sale. Un gruppo di cittadini sta raccogliendo delle firme per chiedere di migliorare la qualità della vita, senza rischi per la propria incolumità.
Sulla stessa lunghezza d'onda Navezze. In questi anni la precedente amministrazione ha realizzato il primo stralcio della tangenziale, avviando il secondo ma l'uscita in via Mulino Vecchio per innestarsi sul vecchio tracciato della Sp10 per Brione, sta scontentando i residenti che lamentano incremento di traffico.
È vero che il problema dovrebbe essere risolto con il terzo stralcio che consentirà una connessione più a monte, ma gli abitanti osservano che intanto «ci vorranno anni».
L'assessore Penazza definisce «sacrosante» le proteste dei cittadini. "In meno di cinque mesi dal nostro insediamento ci siamo mossi, trovando nella Provincia un interlocutore molto disponibile. Il nostro obiettivo sarebbe di realizzare, compatibilmente con le risorse, e l'eventuale impegno della Provincia sui costi, la strada avvolgente la frazione di Ronco con la razionalizzazione di ingressi ed uscite sulla sp19. Inoltre rotatoria alla Metra all'incrocio tra la sp510 per Iseo e la sp45 per Sale, gronda sud con prolungamento della sp45 fino ad arrivare alla Mandolossa. Infine nella parte sud di Gussago, completamento di via Lana, parallella a via Mandolossa per alleggerire la stessa».




venerdì 13 novembre 2009

Vicepresidenza gussaghese per il sistema Bibliotecario Sudovest bresciano

Nuovo direttivo per il Sistema bibliotecario sud ovest bresciano con sede a Chiari. Nei giorni scorsi la consulta dei sindaci aderenti si è riunita nella biblioteca Fausto Sabeo di Chiari per il rinnovo delle cariche. Il nuovo presidente è Ebe Radici, rappresentante del Comune di Rovato, già vicepresidente nella precedente composizione della consulta. Al suo fianco è stata eletta in qualità di vice Ilaria Marchina, del Comune di Gussago, per la prima volta nell’assemblea.


L’assessore alla cultura di Chiari Gabriele Zotti, nonché delegato del Comune capofila, ha parlato di «una scelta di continuità: con il rinnovo dei vertici si testimonia la volontà del Sistema di proseguire nelle ottime prestazioni di servizio fin qui erogate ai Comuni». Vicepresidente è stata proposta e subito nominata dall’assemblea la rappresentante del Comune di Gussago, Ilaria Marchina, alla sua prima presenza nell’Assemblea dei Comuni del Sistema.


Fondato nel 1982 da un nucleo originario di 10 comuni, il Sistema nel 2001 ha raggiunto il numero di 24 comuni aderenti. Nel 2006 è stata sottoscritta una nuova Convenzione per la gestione dei servizi sistemici che ha individuato Chiari come comune capofila e modificato la denominazione da Sistema Comunità di zona a quella attuale.


Aderiscono al Sistema: Berlingo, Castegnato, Castelcovati, Castel Mella, Castrezzato, Cazzago San Martino, Cellatica, Chiari, Coccaglio, Comezzano Cizzago, Gussago, Lograto, Maclodio, Ospitaletto, Passirano, Roccafranca, Rodengo Saiano, Roncadelle, Rovato, Rudiano, Torbole Casaglia, Travagliato, Trenzano, Urago.


Con un bacino d’utenza di 195 mila abitanti e un patrimonio complessivo distribuito su 24 biblioteche di 505 mila documenti, il sistema ha registrato lo scorso anno 336.635 ingressi e effettuato 298.724 prestiti a domicilio, che arrivano a 355.723 considerando anche quelli interbibliotecari.M.MA.

mercoledì 11 novembre 2009

L'iniziativa del comune: Lo shopping Sociale

Prezzi scontati nei negozi convezionati con il Comune



La spesa formato famiglia non alleggerisce le tasche

In tempi di crisi Gussago lancia lo shopping sociale. L’iniziativa, destinata a sostenere le famiglie in difficoltà è stata presentata ieri dall’assessore al Welfare Francesco Pea e dalla delegata al Commercio Lucia Masutti. Testimonial della campagna di risparmio, la formica «Gus». La scelta non è casuale. L'insetto è considerato il simbolo della laboriosità e del risparmio.








Ma come si articola la «Buona spesa a Gussago»? «Le attività commerciali accreditate - spiega Masutti - sono contraddistinte da una vetrofania e una locandina sulla quala spicca la figura della formica. All'interno dei locali ci sarà una specifica zona espositiva in cui saranno messi in vendita prodotti di qualità. Il canale preferenziale sono i generi alimentari di prima necessità. Per ciascuno sarà indicato il prezzo originario, la percentuale di sconto buona spesa e quindi il nuovo prezzo». Nel paniere sono compresi anche prodotti freschi come carne, pesce e pane riconoscibili per il cartellino di «Buona spesa», mentre per frutta e verdura «Gus» indicherà il prodotto di stagione.



«Non abbiamo trascurato - interviene l'assessore Pea - i prodotti farmaceutici che rappresentano un notevole peso sul bilancio quotidiano, soprattutto nel periodo invernale. Le tre farmacie e la parafarmacia, presenti sul territorio di Gussago, hanno aderito all'iniziativa».



Infine ha partecipato anche il supermercato «Italmark» con uno spazio speciale di prodotti all'ultimo minuto, cioè quelli confezionati e non, prossimi alla scadenza ma ancora assolutamente buoni e sicuri. Anche al suo interno c'è uno scaffale riconoscibile dal cartello «Gus» con le indicazioni chiare di prezzi e sconti. L'iniziativa parte in questi giorni e durerà un anno, rinnovabile nel caso in paese si registri un riscontro positivo.

Tratto da:Bresciaoggi
10.11.2009

lunedì 9 novembre 2009

Gussago: a febbraio un'ora di silenzio contro il razzismo in Piazza Vittorio Veneto

QuiBrescia.it
sabato 07 novembre 2009


(red.) Un’ora di silenzio per dire sì “all’uguaglianza di diritti per tutte le persone, “senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali” (art. 3 della Costituzione), per affermare la libertà di accoglienza per bambini, donne e uomini, e sostenere la fratellanza di popoli e culture.
E’ la proposta della Carovana dei diritti e del Tavolo della pace Franciacorta monte Orfano rivolta ai cittadini bresciani sensibili ai problemi del razzismo, che oggi, secondo l’associazione, è in fase di recrudescenza e si lega ai flussi migratori e alle intolleranze nei confronti delle minoranze religiose e sessuali.
“Anche la società italiana e le nostre città” afferma la Carovana dei diritti, “ sono attraversate da preoccupanti spinte razziste e di carattere xenofobo nei confronti soprattutto dei migranti, della popolazione rom e degli omosessuali".
Particolarmente preoccupante è il caso italiano: presentando l'ultimo rapporto, Amnesty international ha rilevato infatti "una pericolosa china razzista" del nostro paese, mentre diverse iniziative promosse dalle associazioni della società civile cercano di contrastare le campagne di criminalizzazione degli immigrati e dei rom, spesso istigate da talune formazioni politiche e sostenute da potenti mass-media, e ad aprirsi senza paura agli altri difendendone i comuni diritti”.
Più di quattro milioni di persone di origine straniera vivono oggi in Italia, lavoratori che, sostengono gli organizzatori dell’iniziativa, sono di aiuto all’economia del Paese e cercano di integrarsi nella comunità italiana. Persone spesso vittime di pregiudizi e usate come capri espiatori specialmente quando aumentano l’insicurezza economica e il disagio sociale.


“Una società che si chiude sempre di più in se stessa” si legge nel programma del tavolo per la pace, “che cede alla paura degli stranieri e delle differenze, è una società meno libera, meno democratica e senza futuro”.


Per tutelare il diritto di ognuno alla libertà viene proposto un momento di silenzio e di riflessione che la Carovana dei diritti porterà nelle piazze bresciane a partire da domenica 29 novembre a Rovato, in piazza Cavour dalle ore 10 alle 11.
Stessa iniziativa domenica 20 dicembre a Coccaglio in piazza Luca Marenzio alla stessa ora, domenica 31 gennaio 2010 sarà la volta di Chiari, dove la Carovana dei diritti sosterà dalle 10, 30 alle 11, 30 in piazza Zanardelli. A Gussago appuntamento in piazza Vittorio Veneto dalle 10 alle 11 di domenica 28 febbraio 2010. Ultima tappa domenica 28 marzo 2010 a Cologne, in piazza Garibaldi dalle 10 alle 11.

domenica 8 novembre 2009

Ancora due Feriti Gravi a Gussago, stillicidio interminabile di incidenti sulla Sp19

Bresciaoggi
Domenica 08 Novembre 2009

Due gravi feriti, nello scontro frontale a Ronco di gussago
 
Due feriti, in gravissime condizioni, nel frontale lungo la sp 19 a Ronco di gussago, all’uscita di una galleria. Per estrarre due persone dall’abitacolo di una Fiat 500 è stato necessario l’intervento dei Vigili del fuoco. I due feriti sono stati trasportati al Civile e ricoverati in Traumatologia con la riserva della prognosi. Le altre due persone che viaggiavano su una Seat Ibiza sono state accolte nei reparti di Traumatologia della clinica San Rocco di Ome e del Città di Brescia.


Gussago Il confronto sul Richiedei Il sindaco chiede di incontrare il Cda per esaminare le modifiche gestionali

08/11/2009  
Giornale di Brescia   


Attesa e preoccupazione, questi i sentimenti dei lavoratori del Richiedei dopo la presentazione da parte del nuovo Cda della Fondazione Richiedei guidato dal presidente Fausto Gardoni.
Attesa per il faccia a faccia ufficiale fra Cda e sindacati che dovrebbe avvenire antro il 15 novembre, ed in cui dovrebbero essere chiarite le questioni che in questi giorni creano una forte preoccupazione nei lavoratori della storica struttura socio assistenziale gussaghese. «Siamo in attesa di capire con esattezza quali saranno i particolari del nuovo piano di ristrutturazione aziendale - spiegano i rappresentati sindacali - ma da quanto emerso nella commissione aperta, a creare preoccupazione sono la

scelta di procedere di tagliare il presidio di Palazzolo con una cessione di convenzione e soprattutto gli 80 esuberi indicati dal presidente Gardoni nella relazione. Un numero che deve essere chiarito, dato che la medesima cifra era sì indicata nel vecchio piano, nell’applicazione del quale 32 lavoratori sono passati in gestione alla cooperativa il Gabbiano che ha rilevato la Rsa».
Per i sindacati quindi i conti non tornano e sulla questione deve essere fatta chiarezza, anche in virtù del mantenimento della qualità del servizio che ulteriori tagli metterebbero ulteriormente in pericolo.
Inoltre oggetto discussione sarà anche la volontà espressa dal consiglio di amministrazione di provvedere con la trasformazione dell’attuale contratto della sanità pubblica in quello della sanità privata. d.lor.

giovedì 5 novembre 2009

Visto che ha portato bene la scorsa volta, ti richiedo gentilmente di postare il prossimo appuntamento di stesera:
venerdì 6 Novembre, ore 21 Chiesa di S.Lorenzo,
presenteremo

"Caffeina dell'Europa"

Marinetti nella collezione dell'Arengario di Gussago.



Un viaggio attraverso le immagini a cura di Paolo Tonini.

Stasera ho visto in anteprima il materiale, per prepararmi un po', e devo davvero fare i complimenti al relatore, perchè sarà una serata "dirompente", piena di aneddoti e curiosità davvero "sconosciute" al pubblico.


Il Futurismo attraverso i documenti originali dell'epoca.

Davvero un inedito.


Tra l'altro invito in particolar modo i gussaghesi ma anche gli abitanti di Cellatica, perchè si parlerà di due concittadini........spero di aver suscitato la curiosità!!


Un caro saluto e grazie per lo spazio


Vi aspetto numerosi


Stefano Quarena
Assessore alla Cultura



Preoccupazioni per il Richiedei a Palazzolo

Giornale di Brescia
05/11/2009

Dopo la presentazione del piano industriale, si «scalda» la politica locale. Rassicurazioni del sindaco

PALAZZOLO
Le recenti dichiarazioni del presidente della Fondazione Richiedei Fausto Gardoni in merito ad un’imminente cessione del Centro medico di Palazzolo (all’interno del vecchio ospedale) non potevano passare sotto silenzio. Nel centro palazzolese, in effetti, si respira aria di preoccupazione e di smarrimento di fronte al piano industriale varato dal Richiedei, che punta a risolvere entro il 2011 gli squilibri gestionali della struttura sociosanitaria gussaghese attraverso la dismissione di Palazzolo. Ed anche il dibattito politico, com’era prevedibile, non ha tardato ad animarsi, sulla scorta soprattutto delle preoccupazioni dei dipendenti del Richiedei.


«Siamo preoccupati per le sorti della Geriatria. La nostra città non può permettersi la perdita di questo fondamentale servizio alla persona: la popolazione anziana a Palazzolo rappresenta una componente significativa e abbiamo il preciso dovere istituzionale di potenziare tutte le strutture di supporto - ha commentato il consigliere Selina Grasso di Palazzolo Cambia -. Da parte nostra, intendiamo impegnarci su tutti i fronti per contrastare la chiusura e conseguente alienazione del servizio».


C’è preoccupazione, ma anche un velo di disincanto, nelle parole del consigliere del Pd Guglielmino Baitelli. «È da un anno e mezzo che si parla di crisi della Fondazione Richiedei - ha detto il leader del Pd palazzolese -. Questa decisione, poi, è nell’aria da tempo, e non è altro che l’epilogo di una politica sanitaria sbagliata, che si protrae da oltre un decennio. È evidente che le soluzioni trovate e spese come grandi risultati dagli amministratori che si sono succeduti fino ad oggi erano dei palliativi e non si è mai fatto niente che potesse dare respiro a lungo termine al Richiedei».


Alle sollecitazioni dei gruppi consiliari all’opposizione fanno eco le rassicurazioni del sindaco Alessandro Sala, che martedì sera ha convocato i capigruppo di maggioranza e minoranza per aggiornarli sull’esito dell’incontro di lunedì con il dottor Fabio Russo, direttore generale dell’azienda ospedaliera Mellino Mellini di Chiari, proprietaria della struttura ospedaliera di Palazzolo.


«Sarò fermo ed irremovibile sul mantenimento degli attuali servizi della struttura di Palazzolo - ha sottolineato il primo cittadino -. Sulle stesse posizioni è il dottor Russo, che condivide pienamente questa linea. Se quello che la Fondazione Richiedei intende fare è una riduzione del servizio, allora troverà la massima intransigenza. Esiste una convenzione venticinquennale che non si può ignorare. Mi sento quindi nella condizione di tranquillizzare assolutamente tutti i cittadini; non ci dev’essere nessun allarmismo».
s. vezz.
Spett. Redazione di GussagoBlog

Sono Mariella .
Chiedo agli autori del blog se è possibile pubblicizzare questo evento di cui vi mando gli allegati.
Come potete leggere è un'iniziativa di Sofrapo, le Acli e Gpl e il tema il pacchetto sicurezza varato qualche mese fà

Grazie di cuore

Ecco Fatto!!
Gussagoblog


SO.FRA.PO. ( Associazione Solidarietà e Fratellanza fra i Popoli )
A.C.L.I. zona Franciacorta Sebino –
G.P.L. (Associazione Gruppo Presenza Locale) –


SONO LIETI DI INVITARVI ALLE SERATE A TEMA:


"LAVORO E IMMIGRAZIONE: UN RAPPORTO INDISPENSABILE MA PROBLEMATICO"
un trittico di serate sul tema dell'immigrazione che andranno a toccare i più svariati argomenti...
dagli ostacoli alla regolarizzazione, al precariato, dalla formazione, al pacchetto sicurezza...
il primo incontro sara a GUSSAGO!


VENERDI' 13 NOVEMBRE 2009 ore 20,30 al Centro Padre Marcolini
Via Padre Ottorino Marcolini, 2, Gussago
questo primo incontro vertirà su:

Gli ostacoli alla regolarizzazione del lavoro immigrato

Legislazione escludente: Decreto Sicurezza – Codici Deontologici Sanitari
STIMOLI SU CUI CI BASEREMO:
-“La disciplina della nuova figura di reato presenta molteplici profili critici, a
cominciare dalla logica ispiratrice, la volontà cioè di criminalizzare una condizione
personale, quella appunto del migrante, a prescindere da ogni valutazione di pericolosità.
-L'incriminazione di tale condizione stride evidentemente con la concezione costituzionale dell'illecito penale e finisce palesemente col violare il principio costituzionale di uguaglianza. Sotto questo profilo, la norma è l'espressione evidente di una politica escludente e marginalizzante dell'immigrazione, che radicalizza l'impronta già fortemente discriminatoria che connota la legislazione finora vigente in materia.”
-“Nel disegno legge, conosciuto come pacchetto sicurezza è contenuta la possibilità per i medici di denunciare gli immigrati senza permesso di soggiorno che si recano negli ospedali per curarsi.
In una logica perversa di divieti, nega il DIRITTO alla salute e all’assistenza sanitaria ai migranti adulti non ancora “regolarizzati”, e ai loro figli assegna lo status di clandestino al momento della nascita. Neonati, bambini ed adulti, considerati colpevoli di non avere “le carte in regola” per essere considerati UOMINI.”


UN BREVE RIEPILOGO DELLE DATE DELL' EVENTO:

Venerdì 13 novembre 2009
Ore 20,30 Gussago (Centro Sociale Sportivo Padre Marcolini)
Gli ostacoli alla regolarizzazione del lavoro immigrato
Legislazione escludente: Decreto sicurezza – Codici deontologici sanitari...
Relatori: - Nicola Fiorin Consiglio Provinciale ACLI - Daniela Nossa Gruppo Io Curo Senza Confini




Venerdì 20 novembre 2009
Ore 20.30 Iseo (Sala Castello Oldofredi )
Il lavoro di assistenza alle persone
Il ruolo fondamentale dei lavoratori immigrati, a sostegno delle famiglie: formazioni badanti – diritti doveri – incontro domanda offerta...
Relatori: - Rita Tagassini _ Direttrice Patronato Acli Brescia - Giuseppe Stefini _ Assessore Servizi Sociali Iseo


Venerdì 27 novembre 2009
Ore 20.30 Cazzago San Martino ( Sala oratorio Pedrocca )
Figli e figlie dell’immigrazione tra scuola e lavoro
Formazione come antidoto all’emarginazione:
Ruolo della scuola nell’orientamento al lavoro – Precariato – Lavoro nero –Infortuni – Possibili strategie capaci di migliorare l’integrazione dei ragazzi…
Relatori: - Rosaria Cassarino _ Dirigente Istituto Comprensivo G.Bevilacqua di Cazzago San Martino - Lara Vianelli _ Direttrice del C.F.P. “Vantini” di Rezzato - Clemente Elia_Dipartimento Immigrazione CGIL Brescia


è gradita diffusione di tale evento.


ASSOCIAZIONE PER LA SOLIDARIETA' E LA FRATELLANZA FRA I POPOLI
SO.FRA.PO


Via Gramsci n°37 Gussago 25064 (BS) ITALIA
tel:+334 30 75 852 C.F:98143090177