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sabato 24 ottobre 2009

Una cura da cavallo per salvare la Richiedei

BRESCIAOGGI
Sabato 24 Ottobre

Mercoledì la questione approda alla commissione comunale degli affari sociali


Le proposte del Comitato: riduzione dei costi, concordato con i debitori, conferenza dei servizi con Asl e Regione


Dopo la nomina del nuovo Cda della fondazione «Richiedei» di Gussago, continua il lavoro per restituire all’istituzione la stabilità economica perduta. Mercoledì prossimo alle 17.30, è convocata la commissione Affari sociali con la presenza di Fausto Gardoni, neo presidente dell'Opera Pia per cercare di trovare una soluzione adeguata a risolverne i problemi finanziari. La notizia è stata annunciata dal sindaco Lucia Lazzari, nel corso di un'assemblea pubblica, promossa dal Comitato per la salvaguardia del Richiedei.
I gussaghesi sono molto sensibili a questo ente che per più di un secolo ha cadenzato la vita sociale ed assistenziale di Gussago. Carlo Colosini, Vladimiro Ballini, Vincenzo Ferraresi, Santo Zorzi, Giovanni Gatta, a nome del Comitato, hanno illustrato la grave situazione finanziaria. Dal 2006 il bilancio d'esercizio si è chiuso in costante perdita, tanto che raggiungerà alla fine del 2009 i 13 milioni di euro. Ma non è finita. La situazione patrimoniale non è certo rosea. Le proprietà sono gravate da mutui ipotecari per 12,5 milioni di euro, mentre i debiti verso fornitori, calcolando anche i 4,5 milioni di crediti, ammontano a 12 milioni. «Ciò significa - ha spiegato Ballini - un pesante sbilancio di liquidità. In sostanza non ci sono più quattrini in cassa e l'ipotesi di un fallimento non è poi così lontana». «Il Comitato - è intervenuto Colosini - ha avuto la funzione di evidenziare ai cittadini la gravità della situazione. Non bisogna perdere tempo. Ogni giorno che passa il debito sale se non si assumeranno drastici provvedimenti. Da parte nostra, facciamo un passo indietro, lasciando alle istituzioni il compito di risanare la fondazione ma vigileremo lo stesso affinchè tutto si svolga in modo trasparente, salvaguardando anche l'occupazione». Spetterà quindi al Cda sbrogliare l'intricata matassa ed avviare un programma di risanamento.
Secondo il Comitato «la maggioranza precedente ha sottovalutato il deteriorarsi della situazione». Formulate in assemblea alcune proposte. In primis l'istituzione di una conferenza dei servizi, coinvolgendo Asl, Regione, Comune di Palazzolo. Inoltre riduzione dei costi delle forniture, revisione dei contratti, riesame dei costi della dirigenza, avanzare un'offerta al 50% ai fornitori che attendono da un anno di essere pagati. Ma per attuare questo serve liquidità. Sarà quindi la commissione Affari sociali a decidere quali provvedimenti assumere.
 
 

1 commento:

Giovanna Gambirasio ha detto...

Innanzitutto per dovere di verità è opportuno che alcuni dati pubblicati debbano essere rivisti. Non perchè il quadro cambi ma insomma perchè i numeri non sono un' opinione. E' giusto e serio che il Comitato adesso faccia un passo indietro ( come auspicato da molti e da un po' di tempo) perchè è giunto il momento del fare. Tuttavia riscontro una coda velenosissima che spero sia non voluta e che inquieterà non poco il Presidente del Richiedei. Infatti speriamo che i fornitori, rassicurati dal Richiedei proprio negli ultimi giorni, non abbiano letto il giornale e la proposta del concordato al 50%. Se l' avessero fatto è probabile che corrano e di corsa a fare i decreti ingiuntivi, allora si saranno cavoli amari e la centrale rischi va a farsi benedire. Per non parlare dei dirigenti medici, biologi e amministrativi che hanno già scatenato il sindacato.
Ma a cosa serve tutto ciò? a chi giova?