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lunedì 5 ottobre 2009

Gussago Richiedei: i sindacati chiedono soluzioni partecipate

Giornale di Brescia

GUSSAGO
I lavoratori del Richiedei di Gussago chiedono soluzioni partecipate. Le tre associazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil indirizzano un invito che va dal nuovo consiglio di amministrazione guidato da Fausto Gardoni passando per Amministrazione comunale, Regione Lombardia, Asl, Spedali Civili di Brescia e Azienda ospedaliera Mellino Mellini di Chiari.
«Ci rivolgiamo a tutti i soggetti pubblici che hanno a che fare direttamente o indirettamente con il Richiedei - spiegano i sindacati -. Le difficoltà economiche della Fondazione Richiedei di Gussago non si superano con il ricorso a contratti di lavoro che penalizzano il personale. Siamo perfettamente consapevoli delle difficoltà economiche della struttura, ma chiediamo che la crisi venga affrontata con un piano complessivo per il rilancio della Fondazione. Per tanto abbiamo chiesto al Cda un incontro urgente».
I sindacati si dicono pronti anche a organizzare assemblee pubbliche coinvolgendo sia lavoratori che cittadini dal momento che «il rilancio del Richiedei riguarda tutte le comunità dei paesi su cui la struttura sorge».

6 commenti:

Anonimo ha detto...

I sindacati in compenso accettavano il piano industriale presentato all'inizio dell'anno per quanto riguarda la penalizzazione dei dipendenti Uneba... Adesso chiedono urgentemente un incontro? e pensarci prima di aderire al piano no?... Troppo comodo fare la voce alta quando tutti urlano...

Anonimo ha detto...

guarda un po', non si parla più del Richiedei ( ed è un bel po')dopo fiumi di parole e di sproloqui. Fanno i proclami solo i sindacati ma purtroppo lo fanno oramai fuori tempo massimo. C' era una grave situazione finanziaria,mi sembrava che a fine ottobre non ci fossero più soldi.. e si portassero i libri in tribunale ( almeno si diceva) o no ! Forse che dopo aver fatto fuori il vecchio CDA e il Direttore Generale , piazzata nella sua bella poltrona la Serina ( forse non era quella a cui ambiva ma bisogna pur accontentarsi) e fatta fare la sua bella figura al dotto Claudio Peroni in Consiglio Comunale, tutto si è risolto ? se questo era il problema bastava dirlo. Temo invece che non sia cambiato niente e chi sta pagando il conto sono sempre quelli in silenzio e senza rumore.

Alessandro Gecchele ha detto...

Il silenzio è dovuto al fatto che i nuovi membri del CdA si stanno incontrando e stanno iniziando a prendere in mano la situazione che a dir loro è molto ma molto impegnativa. Come si sa, quando si lavora si parla poco. Questo è il motivo del silenzio. Il CdA dovrà riferire presto in Consiglio Comunale in merito alla situazione attuale ereditata sulle possibili linee guida per il risanamento della struttura. Personalmente ritengo il tono polemico sulla signora Serina inaccettabile perché ho seguito due suoi inteventi presso il direttivo del Circolo del PD in cui ha relazionato sulla situazione del Richiedei e ho colto da entrambi gli interventi un profondo senso di responsabilità e uno straordinario spirito di servizio per il bene di questa struttura che è importante per tutta la collettività. Fare facili cortocircuiti con la mente è troppo comodo; per esempio la signora Serina ha proposto ai componenti del CdA di non darsi neanche il gettone di presenza vista la gravità della situazione in cui versa il Richiedei. Il buon senso di questo CdA si inizia a vedere anche dal fatto che sono stati tutti d'accordo con questo gesto simbolico, che comunque indica chiaramente la direzione da seguire per il risanamento: ciascuno deve fare la sua parte.
Se si desidera avere maggiori informazioni si possono seguire i prossimi Consigli Comunali. Quando usciranno dei dati (dopo il consignio) il PD li potrà fornire agli interessati. Basta farne richiesta.
Per inciso, ci sono due modi di affrontare i problemi: o ci si mette a calcare l'accento sul fatto che il problema esiste senza però fare altro o ci si dà da fare per trovare delle soluzioni. Valutate voi da che parte si colloca ad oggi l'anonimo del commento precedente.

Anonimo ha detto...

Per dovere di informazione mai nessun Consigliere del Richiedei ha preso il gettone di presenza ne' nei tempi buoni ne nei tempi cattivi. Mi pare che come gesto non sia poi così eroico. Verrei ben vedere o meglio ci sarebbe voluta una bella faccia a pretenderlo. Il sindacato in un recente incontro con il Presidente - che è Gardoni - ha detto che i lavoratori la loro parte l' hanno già fatta e da tempo: su questo almeno il centro sinistra o la sinistra è d' accordo ? Lo ha detto il PD al suo rappresentante nei due incontri ? oppure il suo rappresentante ha carta bianca su tutto ?

Anonimo ha detto...

Per rispondere direttamente al messaggio postato il 13 ottobre, rendo noto che il Comitato di Salvaguardia per il Richiedei ha dato alle stampe un giornalino che dovrebbe pervenire nei prossimi giorni nelle case dei gussaghesi.
Al contempo Giovedì 22 ottobre si svolgerà, dalle ore 20,45, presso la Sala civica "Togni" un'assemblea pubblica sulla situazione del Richiedei alla quale sono stati invitati i rappresentanti dell'Amministrazione Municipale, i componenti il CdA del Richiedei, i sindacati e naturalmente tutta la cittadinanza interessata.
La situazione comunque non pare affatto rosea. Sentiremo cosa ci potrà essere detto di nuovo.

Anonimo ha detto...

Sono un lavoratore del Richiedei e come tutti sono preoccupato. Ciononostante giovedì non ci sarò. Io ritengo di avere diritto a risposte.. concrete..sicure e dei discorsi sul passato ne ho piene le tasche. Il Presidente ci ha comunicato che entro novembre presenterà e discuterà il suo piano con il Comune (in rappresentanza dei cittadini) e con i Sindacati ( in rappresentanza dei lavoratori). E' questo che aspettiamo tutti.Fino ad allora chi può dire cosa pensi il Consiglio di Amministrazione se non il Consiglio stesso con atti ufficiali? Per quanto mi riguarda aspetto questo. A voi comunque buon incontro e attenzione a non parlarsi addosso.
Sembra che il Comune qualcosa abbia già fatto. Bene, almeno qualcuno che fa qualcosa!