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mercoledì 21 ottobre 2009

Idee, proposte e dibattito per salvare la «Richiedei»

Mercoledì 21 Ottobre 2009

BRESCIAOGGI

Il deficit della fondazione al centro di un incontro pubblico
«Diamo un futuro al Richiedei» è l’emblematico titolo dell'assemblea pubblica promossa dal Comitato per la salvaguardia della fondazione. L’appuntamento è fissato per domani alle 20.45 nella sala civica «Camillo Togni» di Gussago. In vista del confronto, gli organizzatori hanno redatto e distribuito in questi giorni una pubblicazione che fa il punto sulla precaria situazione della Fondazione Richiedei alla luce del pesante passivo accumulato in questi ultimi anni. Tradotto in cifre, l'ente ha chiuso l'esercizio 2008 con un deficit di 3,9 milioni di euro. I debiti verso fornitori assommano a 11,1 milioni mentre il pacchetto di mutui da rimborsare si attesta sui 12,3 milioni.
Ad aggravare la situazione si profila un ulteriore buco finanziaro nell’esercizio in corso che dovrebbe chiudere, secondo una recente stima, con una perdita di oltre 3 milioni. Il Comitato chiama direttamente in causa la precedente amministrazione che «ha sottovalutato l'incremento esponenziale dei debiti, non adottando misure drastiche».
La conseguenza? «I Consigli d'amministrazione, che si sono succeduti, a tambur battente alla guida della fondazione, non hanno saputo affrontare la situazione, proponendo soluzioni adeguate, oltre ad aver assunto iniziative e compiendo errori di valutazione che hanno portato la fondazione ad essere sull'orlo del baratro». L'auspicio è che la nuova governance nominata dal sindaco Lucia Lazzari e guidata da Fausto Gardoni, «sappia uscire dal tunnel, riportando il più che centenario ente a quel ruolo primario in provincia nell'erogazione di servizi socio assistenziali di alta qualità nell'interesse della comunità di Gussago».
L’assemblea offrirà l’occasione di illustrare alcune delle proposte di risanamento e rilancio della fondazione. Per questo alla serata sono stati invitati sindaco, assessori e consiglieri comunali.S.BOT.



Vi propongo inoltre, in formato immagine (purtroppo, ma ci attrezzeremo prima o poi...) copia di un volantino consegnato dal "COMITATO DI SALVAGUARDIA DEL RICHIEDEI" in questi giorni alle famiglie gussaghesi, per una migliore lettura vi consiglio di scaricarlo. clicca qui>>>>>>

PS. evitiamo commenti pretestuosi e inutili, o mi troverò costretto a moderare le conversazioni


9 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi preme far presente che il comitato di salvaguardia NON è un comitato di cittadini ma è solo sostenuto da alcuni cittadini.
Il comitato è promosso da forze politiche e associazione che vedono espressi loro candidati all'interno del CDA.
Che cosa salvaguardano a questo punto non è noto... cercano di darsi una parvenza di sostegno popolare... ma non potranno mai essere in disaccordo con se stessi... viva la democrazia...insomma sono di quelli che se la cantano e se la suonano... tutto da soli!!!

Anonimo ha detto...

Prima di ogni cosa mi preme esprimere tutto il mio dispiacere per non riuscire, nell’ultimo periodo, a seguire quanto vorrei le discussioni, sempre stimolanti e interessanti condotte su questo blog.
Temo di lasciarmi spesso sfuggire commenti ed affermazioni meritevoli di attenzione, perciò chiedo se sia possibile leggere i commenti succedutisi nel tempo, sfruttando una qualche funzione che consenta di ampliare la sezione di colonna dedicata ai “Commenti recenti”.
Adesso però sarà bene tentare di proporre qualche più meditata considerazione al cortese autore del commento postato qui sopra.
Non ho alcun titolo per ergermi a difensore del Comitato, ma facendo parte di una delle sue componenti, anzi per la precisione di quella componente che del Comitato è stata l’ideatrice e la prima promotrice cioè la “Sinistra a Gussago”, credo possa essermi concessa qualche valutazione.
Punto per punto: mi sfugge la sottile distinzione, sottolineata nel messaggio qui sopra, tra “comitato di cittadini” e “comitato solo sostenuto da alcuni cittadini”.
Probabilmente ne ho frainteso il senso, ma mi pare ovvio che un Comitato non raccolga mai (o forse quasi mai. Personalmente non ho mai appreso di comitati così ‘totalizzanti’) tutta intera la cittadinanza di un Comune.
Nel caso specifico, il Comitato per il Richiedei si è costituito inizialmente attraverso l’aggregazione ed il lavoro di vari partiti ed associazioni o, per essere più pignoli, dei rispettivi rappresentanti, giacché, e anche questa è una banalità, qualsiasi partito, associazione, organizzazione, comunità, gruppo, etc etc esiste in quanto esistono delle persone fisiche che ne sono membri.
Nel corso dei mesi la composizione del Comitato è variata, per esempio a seguito dei risultati dell’ultima tornata elettorale amministrativa i quali hanno indotto i rappresentanti della Lega Nord e del Pdl a scegliere di uscire dal Comitato stesso.
Il sostegno dei singoli cittadini, a voler proprio ricordare le fredde cifre, è stato dimostrato e può essere facilmente quantificato dalla raccolta firme organizzata dal Comitato.
Questa, forte delle circa 700 firme di uomini e donne gussaghesi, certamente non tutti e non tutte appartenenti alle formazioni sociali costituenti il Comitato (almeno questo penso possa essere tranquillamente sostenuto), è riuscita se non altro a riportare al centro dell’attenzione generale, non solo del Consiglio Comunale e dell’Amministrazione, ma anche della stessa comunità di Gussago, un problema di enorme rilevanza sociale, economica e politica.
Allo stesso modo trovo piuttosto discutibile anche la seconda affermazione contenuta nel messaggio dell’anonimo lettore.
Suppongo si riferisca alla nomina da parte della signora Sindaco della sig.ra Serina quale Consigliere di Amministrazione della Fondazione, insediatosi a sostituzione del precedente dopo le doverose dimissioni presentate dal precedente, del quale non posso essere negate le gravi, seppur parziali, responsabilità per la condizione attuale della Fondazione.
Per la precisione, la signora Serina è stata scelta dalla dott.ssa Lazzari in maniera del tutto autonoma, non avendo il Comitato in quanto tale presentato alcun nominativo per la candidatura alla ora ben poco gratificante carica di consigliere di amministrazione del Richiedei.
Poiché inoltre la signora Serina, ben consapevole dell’insostenibilità di uno sdoppiamento di ruoli, ha deciso di disimpegnarsi dal Comitato subito dopo la sua nomina, non vedo in quale forma possa dirsi sussistente un’espressione del Comitato in senso al nuovo CdA del Richiedei.

Anonimo ha detto...

Completamente fuorviante poi, a mio parere, è la domanda, suppongo provocatoria e retorica, avanzata dall’Anonimo lettore.
Il Comitato, è stato affermato ripetutamente (ma in tal caso reperita non iuvant a chi decide di non prestare ad esse fede), si è prefisso l’oneroso e improbo compito di tentare di contribuire a salvaguardare la realtà “Richiedei” così come nei secoli si è venuta caratterizzando per la comunità di Gussago.
E per perseguire tale scopo l’opera del Comitato si è mossa su svariati fronti: accertando ed analizzando la situazione di conti di bilancio, promuovendo incontri con la cittadinanza e volantinaggi per le strade e le piazze del paese, stimolando – è questo forse il risultato conseguito di maggior rilevanza – una presa forte di coscienza del problema da parte di tutta la cittadinanza e da parte dell’Amministrazione Comunale, sia quella retta dall’ex sindaco Marchina (al quale personalmente imputo tra l’altro di aver sempre pervicacemente sottovalutato, quando non addirittura negato la devastante gravità della situazione della Fondazione) sia quella attualmente al governo del nostro paese.
Da quest’ultima, a dire il vero, mi sarei atteso ben più impegno di quello dimostrato sinora, specialmente sotto l’aspetto di un reale e permanente coinvolgimento della popolazione.
Al momento invece, negata dalla Giunta Lazzari qualsiasi occasione di confronto libero e diffuso con i cittadini ed i lavoratori, prima fra tutti la possibilità di un Consiglio Comunale “aperto” sul tema, la maggioranza di centro destra mi sembra decisa ad una limitata strategia di pura e burocratica istituzionalizzazione dei passaggi: raccolta delle candidature, nomina del Cda, discussioni in sede di Commissioni e di Consigli Comunali (nei quali, va ricordato, non sono consentiti gli interventi dei non eletti in Consiglio), placida attesa di quanto il Cda neo insediato renderà noto nel ristretto ambito degli spazi istituzionali sopra menzionati.
A proposito, è stata convocata per mercoledì 28 alle ore 17.30 la Comm. Assistenza durante la quale è prevista la prima relazione del Presidente della Fondazione ai commissari sullo stato del Richiedei.
Ps: comunque c’è da aggiungere che quelli che se la cantano e se la suonano da soli ieri sera in Sala Civica hanno potuto esibire la propria “musica” ad un parterre nutrito ed attento.
Raucci Francesco.

Alessandro Gecchele ha detto...

Ragazzi, i commenti devono essere commenti, non papelli di 1000 righe!!! Altrimenti non li legge nessuno. Sintetizzare ed essere chiari. Grazie.

Anonimo ha detto...

Sig Francesco,
troppe anomalie e troppe dubbi ruotano intorno al comitato.
Prima la presenza o incombenza della Sig Serina (colei che ha sponsorizzato gli attuali vertici dirigenziali quando era sindaco...se nn sbaglio), e che voluto il matrimonio con Palazzolo.
Secondo i comitati si costituiscono partendo da delle persone che poi hanno il sostegno dei sindacati, partiti etc.. e non il viceversa. Dieci persone di dieci associazioni decidono e cercano consensi a posteriori.
Terzo la 700 firme, chi e come le ha raccolte, durante le compilazioni dei 750 di un CAF di un sindacatato facciamo tutti molte firme... leggiamo tutto o ci fidiamo almeno per le solite cose tipo privacy etccc..."Ha guardi signoa questo è per sostenere questo o quello...se le interessa non costa nulla".
Siamo alle solite mezza verità ...e mezzucci. Anche i numeri esposti nell'assemblea sono anomali, non errati nel complesso, e potrebbero contrastare il piano di risanamento che si sta comunque già attuando con il consenso del CDA attuale pur essendo stato varato a marzo.

Anonimo ha detto...

Sarò ignorante ma non ho capito il senso dell'intervento dell'ultimo anonimo, mi sembra un gran guazzabuglio sconclusionato di idee.

Matteo

Anonimo ha detto...

Mi rivolgo a Matteo e a quanti non sono magari a Gussago da parecchi decenni e non possono capire allusioni forse troppo sottili.
1. Chinzoli è arrivato al Richiedei, durante l'amministrazione Serina a Gussago, prima lavorava a Palazzolo. Tramite questa operazione si è favorito l'accorpamento di Palazzolo, voluto appunto da quella amministrazione / direzione.
2. Il fatto delle 700 firme ... penso che il precedente scrittore faccia riferimento, forse un po'troppo velato, al fatto che parte (alcune, molte , poche?) firme sono state raccolte durante la compilazione dei 730 al CAF di un sindacato.
3. Piano di risanamento, ne sapremo di più mercoledì, ma presumibilmente per risanare un bilancio non ci sono vie molto diverse da quelle proposte, è logica e non politica.

Personalmente apprezzo molto il Richiedei e i servizi offererti che ritengo BUONI e in continua crescita sia come qualità che come varietà.

Gio.Pi.

Anonimo ha detto...

E' chiaro che ti stà sulle palle la Serina, e continui a dire che ci sono mezze verità, connivenze ed altro, però potresti spiegarci qual'è il tuo punto di vista?

A quanto sembra il piano di rstrutturazione presentato lo scorso anno era un "ponte" per arrivare dopo le elezioni, infatti l'unica soluzione possibile è un "pompaggio" consistente di denaro fresco da parte del comune e il licenziamento ( o riduzione tecnica) del numero di lavoratori, (io spero anche di dirigenti veramente..)

Secondo te si può evitare ciò?

Puoi spiegare meglio per farci capire qualcosa in più?

Anonimo ha detto...

Non mi sta sulle palle la Serina, anzi, penso che non vorrei essere al suo posto e da un certo punto di vista non poteva fare diversamente, ha cercato di fare il meglio compatibilmente con quello che le si chiedeva di fare.
Avere riportato in vita la casa di cura di Palazzolo è stato un bel colpo per il centro sinistra e la sig. Serina a cercato di dare nuova linfa a palazzolo sperando di non affossare Gussago. Purtroppo questo non è riuscito bene, anche perchè Gussago insieme non ha capito al volo la voragine pericolossissima che si era creata.
Contemporaneamente anche atri fattori di perdita tradizionali nonvenivano considerati, gongolandosi nella qualità del servizio ottima.
Mi auguro che nessun lavoratore, nemmeno dirigenti perdano il lavoro, comunque fa storia il caso WV in cui TUTTI i lavoratori hanno accetatto un cambio di contratto con lo slogan "lavorare meno per lavorare tutti".
Quando i lavoratori del Richiedei hanno ottenuto il contratto dei lavoratori della snità pubblica i sindacati hanno gioito, mediamente guadagnano il 20% in più rispetto al contratto privato.
In quel momento dirigenti e CDA avrebebro dovuto presentare ai sindacati i conti che dimostrano l'insostenibilità di un contratto così oneroso. Che tra l'altro premia i livelli alti e non direttamente a contatto con il malato!

Gio. Pi.