Blog di informazione Libera e Indipendente a Gussago Fatti, Opinioni, Pensieri, Avvenimenti, Novità sul territorio. Qui non vi sono censure alle opinioni e ai vostri commenti (naturalmente il tutto nel rispetto e nell'educazione) pertanto siete i benvenuti.

lunedì 12 ottobre 2009

Azzerato il Pgt: «È tutto da rifare»


BRESCIAOGGI
Sabato 10 Ottobre


 La nuova giunta comunale affossa il Piano urbanistico


Azzerato il Pgt: «È tutto da rifare»

Sul territorio è annunciato un cambio di rotta: «Non ci servono altre case, ma più servizi»

«Strade e scuole sono le priorità». Luca Aliprandi, assessore all'Urbanistica di Gussago, sintetizza in due parole l'azione della nuova amministrazione comunale di centrodestra, che ha azzerato il Piano di governo del territorio adottato dalla precedente maggioranza.
«Non è in sintonia con i nostri principi - ha detto - che sono: tutela del territorio con il minimo consumo di aree, interesse paesaggistico, riqualificazione dei centri storici, il potenziamento dei servizi, la mobilità. Questi obiettivi non possono essere perseguiti dall’attuale strumento urbanistico».
Aliprandi ha aggiunto: «A Gussago ci sono più di 600 appartamenti sfitti. Che senso ha continuare a costruire case?».
Ma il suo no è anche per i capannoni, definiti «blocchi invasivi e devastanti. Salviamo il salvabile. Per noi la qualità della vita è prioritaria».
L'assessore si dice convinto che sarà rispettata la scadenza del 31 marzo 2010: termine ultimo per approvare il Pgt.
Altro contendere: le spese previste di 20 milioni di euro per le opere pubbliche. «Alcune non le condividiamo. Quindi, revochiamo l'attuale strumento urbanistico e ne redigiamo uno nuovo che tenga conto dei nostri indirizzi».
La cancellazione del Pgt non ha trovato d'accordo l'ex maggioranza. L'ex sindaco Bruno Marchina ha difeso il precedente operato: «La revoca è un atto forte. Il Pgt si basa per legge sul parametro legato al decennio precedente sul numero delle famiglie. Si prevedevano solo 22 mila metri quadrati di edificato per realizzare 230 appartamenti in cinque anni, di cui un buon numereo in aree Peep. Inoltre si evidenzia che le superfici fuori dai centri abitati sono vincolate, prevedendo, la diminuzione degli indici volumetrici».
Riguardo ai 20 milioni di opere pubbliche, Marchina precisa che «sono comprese quelle eseguite dai privati». S.BO.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

....quale NO ai capannoni cazzo!!!! ma il suo non è abbastanza invasivo e devastante!!!!? oppure quello facciamo finta di non vederlo anche se colorato di verde!!!? di positivo ha che di li uscirà cibo commestibile, ma deve ammettere che il progresso non costa solo a lui che l'ha pagato direttamente per produrre di più, ma anche il territorio ne risente ma la necessità è necessità, per tutti....perciò anche se siamo in un momento di deindustrializzazione conclamata, va da se che i "pesi e le misure" devono cercare di avvicinarsi il più possibile ad un senso obbiettivo delle cose, cercando una maniera asettica quantomeno nella presa di posizioni e soprattutto nelle valutazioni...chiusa ogni possibilità per le speculazioni pure ovviamente!!! Li nessuna possibilità, che non è il suo caso (perfortuna) dando a Cesare quello che è realmente suo.....

Anonimo ha detto...

no caro anonimo, il tuo commento lo ritengo ingiusto nei confronti dell'assessore. in quanto personalmente credo che aziende come "Aliprandi" sono aziende di tutto rispetto nel panorama nazionale e non, quindi, bene che siano a Gussago e che investano su Gussago. inoltre penso che diverse associazioni Gussaghesi abbiano beneficiato della disponibilità di Aliprandi azienda (Pasquetta alla santissima ne è un esempio) quindi lasciamo da parte i personalismi e lasciamo lavorare.. condivido inoltre la scelta di dire "BASTA" alla speculazione sul territorio. troppi capannoni sono vuoti e troppi interessi c'erano sono dietro alle scelte urbanistiche del PGT revocato.
ALIPRANDI E LAZZARI AVANTI COSI' E NON DELUDETECI.....

Anonimo ha detto...

caro anonimo sono a dirti che quello verde di capannone sarà utilizzato mentre altri li costruiscono e poi li mettono in vendita per speculare. Come anche altri invece sono vuoti da 10 anni e mai utilizzati. E ricordati che a Gussago c'è più brava gente che non.

Anonimo ha detto...

....no "caro anonimo" TU NON SAI LEGGERE è chiaro...nessuno mette in discussione l'importanza economica di una Ditta come quella degli Aliprandi a Gussago, ed è giusto che nei limiti si ponga la dovuta attenzione,(..strade, ponti,ponti d'oro e qunt'altro ruota intorno..) visto il POSITIVO impatto sociale che dura da sempre da generazioni (dando a Cesare quello che è realmente suo)e per cui siamo e saremo eternamente grati come Concittadini, ma sono i "pesi e le misure" che devono avere un senso ed un'obbiettività senza nessun CONFLITTO (a torto, o a ragione ovviamente il dubbio resta, con tutto il rispetto) con l'Assessore.... e poi "ALIPRANDI E LAZZARI(e se volete anche Rolfi) AVANTI COSI E NON DELUDETECI" sono slogan politici che lasciano tutto il tempo che trovano...PER FORTUNA...
EVVIVA LA DEMOCRAZIA comunque, e non le multinazionali.... perlomeno non a Gussago

Anonimo ha detto...

...600 appartamenti a Gussago? è un numero che ci puo' stare, ma siamo d'accordo sulla salvaguardia del territorio, siamo d'accordo sul frenare la speculazione più aggressiva, ma credo che un paese come Gussago (17000)possa avere una giacenza media di appartamenti (un magazzino di merce pronta alla consegna) di trecento, trecentocinquanta, quattrocento, che non costituiscono invenduto, la differenza ad totalizzare i 600 possono costituire l'invenduto da imputare alla crisi attuale. Quindi penso che sia normale rischio d'impresa e questo non deve impedire a chi deve costruire per se, o per iniziative agevolate, o iniziative limitate, di ottenere il permesso sul territorio di Gussago, ferme restando tutte le salvaguardie del caso. Gli imprenditori che hanno appartamenti invenduti dovranno riadeguare in basso i prezzi, perchè significa che il valore è troppo alto e gonfio come una bolla, ed il mercato che sia davvero mercato ci penserà a ridimensionare i prezzi...chiunque abbia nuove iniziative, non deve essere bloccato o costretto ad acquistare la dove il mercato immobiliare è "protetto" magari dalle scelte o dalle indicazioni o dalle sparate dell'Assessore....l'urbanistica a Gussago non deve "sostituirsi" all'agenzia immobiliare degli operatori proteggendoli oltre il dovuto perche hanno operato ed hanno dell'invenduto che vengono dal passato in una situazione economica con un PIL di qualche punto sopra lo zero....ora sono problemi loro, rischio d'impresa, o abbasseranno i prezzi, il momento lo impone, il mercato li obbliga....loro no, gli altri si, o devono rinunciare alle loro iniziative...