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giovedì 29 ottobre 2009

Presentato il nuovo distillato promosso dal Consorzio di Paspardo con partner Distillerie Franciacorta di Gussago

BsOggi
28.10.2009

Acquavite di Castagne, sinergia per la nuova sfida «made in Bs»
Claudio Andrizzi

Diecimila bottiglie sono già pronte a conquistare spazio sul mercato
Mercoledì 28 Ottobre 2009 AGRICOLTURA, pagina 16 e-mail print
L’Acquvite di Castagne: la nuova eccelenza targata BresciaUn prodotto, frutto di un progetto condotto in sinergia da forze istituzionali e produttive, che arricchisce l'ampio paniere agroalimentare bresciano: questo, in estrema sintesi, il profilo dell'Acquavite di Castagne, il nuovo distillato «100% made in Bs» presentato ufficialmente a Villa Barboglio, sede dell'assessorato provinciale dell'Agricoltura.
UN'IDEA, partita da lontano, che dopo alcuni anni di studio e sperimentazione giunge finalmente in porto grazie, in primis, al Consorzio della Castagna di Vallecamonica: l’associazione, circa 120 castanicoltori, da anni è alla ricerca, con il supporto della Comunità Montana, di sbocchi originali per una produzione che, nel comprensorio camuno, si aggira annualmente sui 300 quintali. L'ambizione di provare a realizzare un distillato con le castagne della zona circolava da tempo, ha trovato un entusiasta fiancheggiatore nelle Distillerie Franciacorta di gussago, l'azienda presieduta da Antonio Gozio già protagonista nel campo della grappa. A metter nero su bianco la ricetta è stata la Facoltà di Agraria dell'Università Statale di Milano, che ha dovuto affrontare un procedimento piuttosto complesso per arrivare a un risultato soddisfacente ed in linea con le aspettative di mercato.
L'ACQUAVITE di Castagne distillata a gussago nasce direttamente dalla farina fornita dal Consorzio di Paspardo: il risultato finale è un prodotto decisamente particolare, che sta già suscitando curiosità. «Più che alla grappa, si avvicina al whisky - ha spiegato il mastro distillatore, Giuliano Gozio -. È un distillato molto pulito, dal gusto piuttosto morbido e dal profumo persistente di castagna; a 38 gradi alcoolici vanta anche una gradazione piuttosto moderata». Insomma, il profilo è quello di un prodotto da meditazione, che si fa apprezzare anche freddo e che, in futuro, verrà commercializzato anche in una versione invecchiata dopo affinamento di 12 mesi in barrique. Grazie alla forza commerciale delle Distillerie Franciacorta, l'Acquavite camuna sta già sbarcando sia nei canali della grande distribuzione che sugli scaffali delle enoteche e sui tavoli dei migliori ristoranti con una prima partita di 10 mila bottiglie. Il Consorzio di Paspardo la commercializza con veste e nome differente («Il Castagnolo»). E in una fascia premium: la bottiglia da mezzo litro costerà 16 euro. E questo perché il costo della materia prima è molto elevato. Ma l'interesse del consumatore più attento è già alle stelle. «Sono proprio iniziative come queste - ha concluso l'assessore Gianfranco Tomasoni - che si dimostrano veramente in grado di generare valore aggiunto per il territorio».

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