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mercoledì 16 settembre 2009

Anche a Gussago basta mendicare

 
 
(red.) Altri comuni della nostra provincia, come Brescia o Desenzano, sono arrivati prima. Ma l’esempio sta facendo scuola. Da giovedì scorso anche a Gussago è vietato chiedere la carità e non soltanto in certi luoghi, quelli più “delicati”, ma in tutto il comune.
L’assessore alla sicurezza della cittadina della Franciacorta Est, Laura Negrini, ha infatti deciso di rendere effettive dal 10 settembre due ordinanze sindacali.
La prima riguarda appunto il divieto di accattonaggio su tutto il territorio municipale.
“Dall’inizio del nostro mandato ripetute le segnalazioni pervenute, con le quali la cittadinanza lamenta la presenza di persone dedite all’accattonaggio nell’ambito del territorio comunale, specie nei giorni di mercato. Ce ne sono stati segnalati in prossimità di supermercati, perfino nei pressi ed all’interno delle strutture sanitarie. E continuamente, anche in modo insistente, chiedono elemosina”, spiega l’assessore.
“Con questa ordinanza”, continua Negrini, “vogliamo porre fine al fenomeno poiché ricordiamo che l’amministrazione comunale attraverso gli uffici dei Servizi sociali già interviene a favore delle persone indigenti che lo richiedano e si attiva anche nei confronti delle persone bisognose”.
La seconda ordinanza riguarda invece il divieto di vendere merce contraffatta. Ricorda così l’ assessore alla sicurezza: “Grazie al decreto del ministro dell’Interno dello scorso anno, il sindaco ha il potere-dovere di intervenire per prevenire e contrastare le situazioni che costituiscono intralcio alla pubblica viabilità o che alterano il decoro urbano, in particolare quelle di abusivismo commerciale e di illecita occupazione di suolo pubblico".
"Anche a Gussago adottando queste misure si vuole garantire più sicurezza e meno illegalità”, conclude l’assessore.
 

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