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venerdì 3 luglio 2009

A Volte Ritornano: La strada della Mandolossa

E apriamo stasera la nuova rubrica “ A VOLTE RITORNANO”
Nel 2006 si raccontava la leggenda de “la nuova Via Mandolossa”: nel 2008 strada nuova! marciapiedi nuovo! pista ciclabile nuova! Illuminazione nuova! (leggi qui)

E il tutto GRATIS!! ( si insomma, quasi..)


E oggi come siamo messi?

Non male direi, a parte il ritardo di quasi due anni, direi che i lavori procedono così alacremente che se andiamo di questo passo, mi sa che che ci battono pure gli operai della salerno-reggio calabria, speriamo bene!! Battute a parte tra le tante “belle” strade di Gussago, quella della Mandolossa, è la più disastrata. Gussago deve fare i conti con una strada davvero brutta, che in questo momento viene resa impossibile dai lavori in corso vedere per credere!

Ma come mai i lavori procedono a rilento?

Dato che da palazzo Peracchia non escono notizie, ho provato a raccogliere qualche indiscrezione qua e là dalla famosa “Radio Scarpa Gussago” e a quanto pare i motivi sono più di uno, allora, al primo posto sembra che il privato che deve finanziare la strada, si è visto portare via una bella fetta di terreno dall’esproprio di Brebemi pertanto ha ben pensato di proporre un opportuno ridimensionamento del cosiddetto “standard di qualità” cioè quella gabella che i comuni applicano a titolo di compensazione perequativa delle plusvalenze sui terreni e i fabbricati (difficile da capire? Sono disponibile per approfondimenti se volete..) da qui uno stop deciso perché se manca il grano non si và avanti. Ora, probabilmente questo dovrebbe essere (ci auguriamo) solo un errore formale pertanto si dovrebbe sistemare, questione di tempo..
Problema n°Due: imprevisto, i tombini del gas sono tutti da sistemare perche interferiscono con le quote strada, dato che l’attività non era prevista nel progetto, subentrano i problemi:
Duepuntouno: Gussago, che ha qualche problemino di cassa, deve capire come coprire questo onere aggiuntivo.
Duepuntodue: Il lavoro lo deve fare A2A che si sà in fatto di tempistiche…
Problema n°TRE: C’è la crisi economica, quindi il noto privato che deve costruire i 53.000mc di capannoni su di un’area di 120.000mc in zona Mandolossa probabilmente in questo momento non ha molta voglia di farlo, quindi non è chiaro se abbia la anche volontà o meno di proseguire a realizzare l’opera velocemente..

Quindi, data la situazione, volevo solo ricordare ai nostri amministratori, che sicuramente si stanno prodigando diligentemente e con molto impegno alla causa, alcune cose che affliggono i comuni mortali che si trovano a transitare per codesta via, affinchè le possano tenere in considerazione non si sa mai...:



Innanzi tutto c’è da ricordare che è una strada molto frequentata, soprattutto da quegli automobilisti che la devono percorrere più volte al giorno per recarsi al lavoro, verso la zona industriale, piuttosto che tornare a Gussago, la strada è molto stretta dove sono iniziati i lavori, tanto che in alcuni punti se si incrociano due auto, una delle due si deve fermare per far passare l’altra, e non parliamo dei camion!!


Il manto stradale non solo è molto sconnesso in molti tratti, ma presenta delle paurose buche, che mettono in pericolo la sicurezza dei veicoli, gli incidenti sono all’ordine del giorno ormai, (ho persino visto un’automobile che a causa di una buca ha spezzato un cerchio e gli è partito l’airbag!!) In alcuni tratti, sempre a causa dei lavori la carreggiata molto stretta, quando si incrociano due auto, ci si deve accostare al ciglio della strada, ma in alcuni punti il margine è rotto, per cui un’auto può perdere stabilità, rischiando di finire sul marciapiede.




In bicicletta si rischia la pelle (meglio se usate un altro mezzo di locomozione) e non ultimo mi avete fatto arrabbiare a Febbraio L’Alessandro (figuriamoci come è nero adesso che la strada è pure peggio!!)
Per stasera vi lascio così e se avete qualche aggiornamento, postatelo.

Ciao ciao
Stefano

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Che dire, hai ragione e sei stato bene informato da "Radio scarpa Gussago", dubito fortemente però che il cambio d'amministrazione riesca a smuovere la lentaggine dell'operazione...
Silvia (ex-consigliere Gussago Insieme)

Mauro Caliendo ha detto...

Dubito anch'io viste le motivazioni che pero' mi sembrano solo indirettamente ascrivibili all'amministrazione passata, la prima che ha cercato di risolvere organicamente il problema..... Del resto chi non fa non sbaglia di certo!

Anonimo ha detto...

....e allora Beato il nostro Mauro che non sbaglia mai

Mauro Caliendo ha detto...

Invece di sbagli ne ho fatti parecchi...sempre in buona fede ma li ho fatti, in ogni campo, politica inclusa, convinto di fare quello che potevo per il cosiddetto bene comune (in questo caso per Gussago e i suoi cittadini), dedicando tempo e risorse che avrei potuto indirizzare anche a cose più divertenti e di più mmediato riscontro... Credo pero' che questo blog debba essere una importante occasione per parlare di Gussago e sia meno interessante e utile parlarsi addosso anche perché ognuno, sottoscritto in primis, fa le sue scelte ed e', credo, in grado di valutare conseguenze e responsabilità. Ora quindi facciamo sentire la nostra voce alla nuova amministrazione perché provvede in tempi più celeri a completare quanto previsto in zona mandolossa o a trovare alternative decenti in questa situazione emergenziale, e' nell'interesse di tutti a prescindere dal "colore semaforico" di chi ci amministra...

Anonimo ha detto...

ricordatevi che chi non fa niente non è criticabile
certa gente continua a criticare ma non fa niente per cambiare le cose,è più facile criticare che fare

siete bravi solo voi.... ha detto...

va bene ci ricorderemo.. anzi non ci dimenticheremo..

spiderspider ha detto...

E' vero, la situazione della viabilità di via Mandolossa è drammatica: tra marzo e maggio ci siamo sorbiti tremendi semafori per i sensi unici alternati che hanno causato lunghe code al mattino verso Brescia e alla sera verso Gussago. Ora, oltre ai soliti tratti dissestati, ci sono pure i canali per i lavori fatti, asfaltati in modo grossolano, non segnalati e profondi tanto da mettere a dura prova le sospensioni delle auto se presi a velocità normale.
Ma non era prevista una nuova strada parallela alternativa a ovest durante i lavori?

Anonimo ha detto...

Le voci circolano insistentemente e sono giunte a moltissimi gussaghesi.
A questo punto potrebbe sciogliere parecchi dubbi soltanto una parola dell'Amministrazione in carica oppure direttamente della proprietà delle "Rubinetterie" (sarebbe questo il "noto privato", giusto?).
Comunque, ad essere sincero, avrei preferito e continuo a preferire tuttora che il pur indispensabile intervento di radicale ricostruzione di via Mandolossa non si realizzasse a scapito dell'ennesimo, abnorme consumo di territorio.
In pratica, la principale arteria di affluenza da sud al nostro paese, nelle intenzioni della precedente amministrazione, avrebbe dovuto essere risanata a fronte della trasformazione di un'ampia area agricola della zona in sede di insediamenti industriali a notevole impatto ambientale, le "Rubinetterie Bresciane" appunto.
A corollario sarebbe stata costruita una nuova rotonda lungo la provinciale per Iseo (per il momento terminata a metà), un collegamento stradale diretto tra quest'ultima e la statale 11, nonchè il raddoppio della viabilità gussaghese nord-sud mediante la realizzazione di una nuova via posta più ad ovest di via Mandolossa e ad essa parallela.
Ritengo da sempre dannosa, nell'ottica dello sviluppo futuro di Gussago - come di qualsiasi altro comune - e del mantenimento del suo tessuto ambientale ed umano, la strategia di finanziare opere pubbliche sia ordinarie sia straordinarie attraverso gli introiti derivanti dalle urbanizzazioni, cioè in pratica attraverso la monetizzazione del consumo di suolo.
In questo caso specifico, sarebbe stato secondo me appropriato valutare la possibilità di mettere innanzitutto in sicurezza l'incrocio tra l'esistente via Ponte Gandovere e la 510 regolandone l'intersezione mediante rotonda.
In seconda battuta si sarebbero dovuti reperire esclusivamente fra le poste ordinarie del bilacio comunale i fondi indispensabili per dare corso ai lavori su via Mandolossa.
Tengo a ripetere che personalmente ritengo questi ultimi indispensabili e pregevoli nella stesura progettuale fattane dall'ing. Messali, come descritta dalle mappe e dalle relazioni reperibili sul sito del Comune.
Però, invece di costruire nuove strade, alle quali solitamente fanno seguito nuove costruzioni, nuovi fabbricati e così di seguito in un processo talvolta inarrestabile, mi chiedo se non sarebbe stata percorribile l'ipotesi di far scorrere, per tutta la durata dei lavori, il traffico pur sempre su via Mandolossa ma impegnando una sola corsia a senso unico alternato.
In subordine sarebbe stato improponibile deviare il traffico, laddove possibile, lungo gli ampi parcheggi situati ai lati dell'arteria.
Ciò proprio per evitare la necessità di raddoppiare le vie di accesso a Gussago da Sud per far fronte alla provvisoria inagibilità di via Mandolossa.

Anonimo ha detto...

Tornando a più quotidiane preoccupazioni, nessuno può negare lo stato pietoso nel quale attualmente versa via Mandolossa e per questo preoccupa ancora maggiormente la sensazione che i lavori stiano procedendo troppo a rilento o non stiano procedendo affatto.
La preoccupazione non riguarda tanto la salute degli ammortizzatori dei nostri veicoli, quanto piuttosto la sicurezza generale di qualsiasi utente di via Mandolossa, sulla quale ancora campeggiano, non dimentichiamolo, segnali che indicano l'impraticabile limite di velocità di 70 Km\h: una vera istigazione al suicidio!
Se non esiste la sicurezza di poter concludere entro un termine ragionevolmente breve i lavori di risanamento di via Mandolossa, a questo punto bisogna seriamente optare per una riasfaltatura del manto stradale, ora troppo sconnesso, anche a costo di dover "sprecare" i soldi di questo intervento nel caso in cui le ruspe tornassero prima o dopo in piena attività.
Nel frattempo, quando inforco la bicicletta e mi sposto verso sud per raggiungere la città, preferisco percorrere via Trieste (magari raggiungendola dal Casotto), via Volta e poi tagliare per via Barco (in realtà esiste anche la possibilità di raggiungere via Mandolossa attraversando un campicello poco oltre, ma meglio non farlo sapere al proprietario...)
Da lì, secondo me è consigliabile imboccare via Galilei per poi raggiungere, dopo un breve tratto di sterrato delimitato a sinistra da una roggia, via Golgi e quindi la Badia, oppure, se proprio è indispensabile, puntare verso la Mandolossa tenendosi sui marciapiedi (in penose condizioni anch'essi) ed entro i vari parcheggi lungo il tragitto. A vostro rischio e pericolo!

Anonimo ha detto...

dico solo una cosa...se l'ex conglio avesse tenuto realmente al paese non avrebbe iniziato per purissimo caso:
la piscina a sei mesi dalle elezioni;
la mandolossa a 4 mesi;
ecc...
è solo per opportunismo?
per fortuna non ha vinto di nuovo questa giunta.
il mantenimento della promessa di un mandolossa nuova la aspetto da 10 anni!!!!e per purissimo caso proprio qualche mese prima delle elezioni iniziano i lavori....e ma che caso!