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domenica 8 marzo 2009

Benvenuto Don Adriano

Oggi ha fatto ingresso come Parroco, nella Parrocchia di Gussago Don Adriano Dabellani
Un caloroso saluto di benvenuto nella nostra comunità da parte della redazione di GussagoBlog, con l'invito a seguirci assiduamente e se lo vorrà, a sfruttare questo nostro spazio qualora lo ritenga opportuno.


Breve carta di identità di Don Adriano.
Nasce nella popolosa parrocchia di Ghedi il 16 dicembre del 1955. E’ battezzato il 28 dicembre dello stesso anno. Nasce in una famiglia di buona tradizione religiosa. E’ il secondo dei tre figli nati da Mario e da Lucia Ghitti. Adriano Dabellani viene al mondo in un paese dal volto cristiano cattolico, nel quale sono in atto alcune trasformazioni ecclesiali sociali significative: si sta vivendo con ansia la celebrazione del Concilio Vaticano II, le campagne si stanno svuotando e la civiltà contadina con la ricchezza dei suoi valori, pian piano sta venendo meno. Come tutti i bambini e ragazzi di quel tempo riceve una solida formazione umana e cristiana frequentando l’Oratorio e il gruppo del piccolo clero. Entra nel Seminario Diocesano di Brescia dopo la terza media. Negli anni in cui Adriano decide di orientarsi al sacerdozio e vive il cammino di preparazione, a Ghedi e nel Seminario Diocesano operano ottimi sacerdoti. Li ricorda spesso con gratitudine dicendo che le ragioni profonde della riconoscenza sono indicibili. Nei confronti del Seminario diocesano mantiene sempre una simpatia e un affetto autentici, perché grazie a questa famiglia la sua giovinezza è cresciuta verso un traguardo affascinante. Terminato il normale percorso di studi che è richiesto (medie superiori e teologia), nella chiesa Cattedrale di Brescia dal Vescovo Mons. Luigi Morstabilini è ordinato Diacono il 23 giugno del 1979 e Sacerdote il 14 giugno del 1980. Dopo l’ordinazione è nominato vicario parrocchiale in città nella Parrocchia di S. Maria Crocifissa di Rosa. Con entusiasmo e generosità, subito inizia a lavorare in un oratorio ricco di presenze. Numerosi erano gli educatori, i bambini, i ragazzi che appartenevano all’AGESCI, all’Azione Cattolica e ai gruppi che periodicamente si incontrano per il catechismo. Insegna religione nella scuola elementare Dante Alighieri e nella Scuola media Ugo Foscolo. La presenza in Parrocchia dell’Ospedale Ronchettino, lo calamitava nell’assistenza religiosa ai bambini malati e alle loro famiglie. Nel giugno del 1983 Mons. Bruno Foresti nominato Vescovo di Brescia, lo chiama in Curia per essere il Suo segretario personale. La vita di don Adriano subisce un cambiamento totale. Degli anni vissuti in casa con il Vesovo si conosce ben poco. Vicinissimo al Vescovo, ma anche sapienemente distante e preoccupato di vivere con lui il giusto rapporto tra parola e silenzio. Si può dire che ha goduto la stima del Vescovo, di Mons. Olmi, di Mons. Gazzoli e di molti sacerdoti, religiosi e laici. Nella Segreteria del Vescovo si è distinto per intensa laboriosità, grande riservatezza, abilità diplomatica. Ogni tanto fuggiva per incontrare le sue amate alte montagne per ritemprarsi fisicamente e spiritualmente. Contemporaneamente aiutava la vicina Parrocchia di Santa Maria in Calchera seguendo l’attività del piccolo oratorio di Via Musei. Nel novembre del 1991 lascia la segreteria del Vescovo perchè nominato Assistente Spirituale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, dove vi rimane fino al novembre del 2001. Dalla Segreteria Vescovile all’Università Cattolica, secondo cambiamento. Immediatamente si mette all’opera per essere vicino agli Universitari, ai Docenti, al Personale tecnico amministrativo con attività di pastorale universitaria che aiutino a coltivare cristianamente il pensiero e le attività di coloro che studiano, che insegnano, che sono impegnati nella ricerca scientifica. Nominato docente, sale in cattedra per i Corsi di Introduzione alla Teologia. Ha creato le condizioni per vivere momenti belli di amicizia goliardica: feste, viaggi, vacanze a Villa Dalegno. In questi anni l’Università Cattolica comincia crescere in numero di persone e in qualità di servizi. Si aprono nuove Facoltà, nuovi Corsi, nuove residenze universitarie, tra queste ricordiamo la fondazione della residenza Universitaria Mons. Luigi Morstabilini, da lui tenacemente voluta in Via Musei nei locali della parrocchia di Santa Maria in Calchera. Alla fine di dicembre del 2001 chiede di partire come missionario fidei donum per il Brasile. Il Vescovo Mons. Giulio Sanguineti lo manda in Africa, destinazione Mozambico. Terzo cambiamento. Assegnato inizialmente alla Parrocchia di Mocodoene, nel settembre dello stesso anno dal Vescovo locale Mons. Alberto Setele è chiamato in città, a Inhambane, per essere il Rettore del Seminario Diocesano. Dalle (lunghe) lettere che ci spediva si capiva che la sua diuturna dedizione non era venuta meno, anzi conosceva ritmi ancora più sostenuti. Inizia un lavoro intenso per dare al Seminario Diocesano un volto diverso. Durante questi anni grazie alla generosità dei bresciani avvia la pastorale vocazionale, riqualifica la formazione nel Seminario, ristruttura completamente la casa, la rende economicamente autosufficiente, vive la gioia di accompagnare all’altare i primi cinque sacerdoti diocesani. Nel frattempo non si risparmia per aiutare economicamente i molti poveri che quotidianamente ricorrono a lui. Grazie alla sua abilità amministrativa (a Inhambane era anche economo generale della Diocesi), le finanze della Chiesa locale migliorano notevolmente. Rientrato dall’Africa Mons. Luciano Monari gli chiede di diventare Parroco della parrocchia di S Maria Assunta di Gussago, ultimo cambiamento.

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