Blog di informazione Libera e Indipendente a Gussago Fatti, Opinioni, Pensieri, Avvenimenti, Novità sul territorio. Qui non vi sono censure alle opinioni e ai vostri commenti (naturalmente il tutto nel rispetto e nell'educazione) pertanto siete i benvenuti.

venerdì 7 agosto 2009

Urbanistica a un bivio: il Pgt verso la revisione

Bresciaoggi, Giovedì 06 Agosto 2009
La nuova maggioranza annuncia radicali modifiche al piano chiamato a disegnare il paese del futuro. Il sindaco uscente: «Una scelta pericolosa»
Il futuro urbanistico di gussago è giunto a un bivio. La nuova maggioranza di centrodestra deve infatti decidere il destino del Piano di governo del territorio varato dall’esecutivo uscente. Scartata a priori dall’assessore al Territorio Luca Aliprandi l’ipotesi di adottare a scatola chiusa lo strumento urbanistico, alla Giunta restano due strade percorribili: sottoporre il Pgt a una profonda revisione, oppure azzerarlo e ridefinire la pianificazione territoriale.
Sul tema affrontato nell’ultima seduta del Consiglio comunale nell’ambito del dibattito sulle linee programmatiche del nuovo esecutivo, il sindaco Lucia Lazzari ha annuncia un’attenta riflessione. «Dal Pgt - ha spiegato in aula - dipende a cascata il futuro di gussago e l’attuazione del programma elettorale, non possiamo commettere passi falsi». Aliprandi invece ha tracciato invece la linea d’azione. «Prima di ogni decisione studieremo il piano verificando se risponde alle reali necessità del territorio e del tessuto sociproduttivo locale - ha chiarito l’assessore -. Le strategie saranno comunque fissate dopo aver consultato l’architetto Silvano Buzzi che ha redatto il documento e la commissione urbanistica». Aliprandi ha già tuttavia fissato un paletto invalicabile.«Combatteremo sul nascere ogni potenziale tentativo di speculazione - ha osservato l’assessore - ed ogni capitolo del piano sarà all’insegna della trasparente e nell'interesse della comunità». Il sindaco ha già dettato l’agenda. «Partiremo dal Piano dei servizi - ha spiegato Lucia Lazzari -, e in base a quello fisseremo in punti cardine della programmazione urbanistica». Si parte da due dati oggettivi: in municipio sono depositata 270 osservazione al Pgt e in paese sono stati censiti 600 alloggi sfitti. «Dovremo valutare le istanze dei privati e la reale domanda di edilizia residenziale del paese prima di prendere ogni decisione» ha rimarcato Lucia Lazzari. Pur non condividendola, il sindaco uscente ha giudicato la revisione il minore dei mali. «La revoca del Pgt avrebbe effetti disastrosi per il paese - ha osservato Bruno Marchina -: gussago farebbe un balzo all’indietro di due anni senza contare che mi chiedo a quel punto dove il Comune troverebbe le risorse per realizzare le opere pubbliche e gli interventi nel sociale». Laconica la replica del primo cittadino. «L’esame dello strumento urbanistico era un punto qualificante del programma elettorale - ha sottolineato Lucia Lazzari -: non possiamo adottare un Pgt non condiviso dalla gente». Alla fine l’ex maggioranza «gussago Insieme» ha votato contro le linee programmatiche, mentre il resto delle opposizioni (Pd-Idv), si sono astenuti «in attesa - ha precisato il capogruppo Damiano Ceretti -, di vedere all'opera la nuova amministrazione». S.BOT.

1 commento:

Anonimo ha detto...

anch'io, come molti altri presenti quella sera in Aula consiliare, ho ascoltato con attenzione l'intervento dell'assessore Aliprandi.
In esso ho ritrovato, ammetto con immensa sorpresa e soddisfazione, pressochè tutte le motivazioni alla base della proposta di moratoria temporanea a qualsiasi nuova edificazione a Gussago, presentata dalla "Sinistra a Gussago" nel proprio programma elettorale.
Anzi, il numero di vani sfitti esistenti nel nostro paese, secondo i dati resi dall'assessore avanti al Consiglio, risulta addirittura doppio rispetto a quello approssimativamente calcolato dalla nostra stessa Associazione.
Per questo motivo, se, in sede di analisi delle osservazioni e di votazione sulle stesse e sull'intero Pgt, come ridefinito secondo i voleri dell'attuale Amministrazione, ritroveremo quelle medesime istanze di conservazione dell'ambiente gussaghese e di tutela verso nuove costruzioni inutili fatte a soli scopi speculativi saremo i primi a riconoscere il tutto il merito all'azione politica del sig. Aliprandi.
Non va tuttavia secondo me sottaciuta la distanza esistente o per lo meno, a parer mio, apparente tra le posizioni encomiabili espresse dall'assessore all'Edilizia ed altri autorevoli membri della Giunta, la cui impostazione parrebbe invece fondata sulla classica e deleteria logica - ribadita pure dell'ex sindaco Marchina - per cui la cementificazione del territorio costituirebbe la principale se non addirittura unica fonte di reddito per un Ente locale.
Ebbene, dovremmo tutti opporci, una volta per tutte, al ricattatorio baratto tra speculazione edilizia e garanzia di fornitura dei servizi essenziali al cittadino da parte dei Comuni.
Anche perchè, prima o dopo, il suolo si esaurisce, mentre i bisogni dei cittadini sono sempre presenti o addirittura vengono accresciuti appunto dall'incremento demografico eventualmente (non necessariamente, stante l'alto numero di alloggi desolatamente vuoti, come detto prima) indotto dall'ampliamento delle aree residenziali e produttive.