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mercoledì 28 gennaio 2009

GUSSAGO CUCU' – L'ARIA PULITA NON C'E' PIU'

Si parla tanto di qualità della vita e a Gussago la percezione è che questa sia di buon livello.
Peccato che le percezioni si scontrino con la realtà dei fatti e i dati scientifici affermano che i rischi per i gussaghesi sono più alti di quanto non si creda.
Soprattutto se il rischio di cui si parla è invisibile, perchè riguarda la qualità dell'aria che respiriamo.
Sappiamo tutti che Brescia, per esempio, è giornalmente monitorata e i risultati sono costantemente fuori legge (le polveri sottili imperversano).
Purtroppo anche i paesi dell'hinterland non sono in una situazione migliore.
Dai dati tratti leggendo l'Atlante della mortalità 1999-2003 dell'ASL di Brescia si scopre che nel distretto Ovest (di cui fa parte anche Gussago, oltre a Castegnato, Roncadelle, Ospitaletto, Travagliato ed altri) i morti per tumori al fegato sono cresciuti del 251%, per malattie dell'apparato respiratorio del 99% e per broncopneumopatie del 147%.

L'amministrazione di Gussago Insieme (ecologista?) non fa niente, la politica dello struzzo impera.
Non installano le centraline di controllo dell'aria, anche se queste sono disponibili in Regione, non conoscendo così i dati sulle polveri sottili ed altro presenti nell'aria che noi gussaghesi respiriamo.
Dati fondamentali per fare opera di prevenzione e diminuire i rischi per la salute della popolazione.
Ma l'inattività di Gussago Insieme non si ferma qui: progetti sullo sviluppo della viabilità e sull'utilizzo delle energie alternative sono praticamente inesistenti, l'edificabilità ecocompatibile sembra un'eresia e la raccolta differenziata è stagnante da anni.
Dobbiamo aprire gli occhi: Gussago è inquinata ne più ne meno come tutto il resto dei paesi dell'hinterland bresciano.
Quello che serve è un cambiamento di rotta politico e progettuale che vada oltre le “mura” di Gussago, confrontandosi e collaborando con le realtà circostanti.
La politica del “piccolo ma bello” è assolutamente insufficiente per la soluzione di problemi così gravi.
Ricordiamoci sempre che il nostro paese l'abbiamo preso in prestito dai nostri figli.


Romolo


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